Motomondiale, Paolo Simoncelli contro gli ‘intoccabili’ commissari FIM: “Contaminano il nostro sport”
Anche dopo il GP di Stiria, secondo appuntamento consecutivo al Red Bull Ring del Motomondiale 2020, Paolo Simoncelli prosegue la sua battaglia contro la poca chiarezza della regola dei track limits. E questa volta, il capo della Squadra Corse Sic58 che disputa il campionato di Moto3, punta il dito contro lo Steward Panel della FIM composto dal presidente Freddie Spencer più Bill Cumbow e Ralph Bohnhorst, per le controverse e poco coerenti decisioni prese negli ultimi week end in MotoGP, Moto2 e Moto3. Da ultime la gestione da parte dei commissari del caso-Zarco, la discrezionalità dei passaggi sul ‘verde' esterno alla pista (con Jorge Martin sanzionato e Pol Espargarò graziato), e anche la vicenda del giovane Jaume Masia, che ha girato in qualifica senza carena cospargendo la pista di olio.
Queste le dure parole scagliate contro i commissari della Federmoto Internazionale da Paolo Simoncelli e pubblicate sul sito ufficiale della squadra corse creata in onore del compianto figlio Marco Simoncelli:
Ho fatto gli ultimi 640 km di ritorno da Spielberg in un turbinio di pensieri, di domande, a mordermi la lingua per non dire cose inappropriate al telefono, con giornalisti o amici, a proposito delle tre gare di domenica o meglio definirle ennesime “partite play station”.
Non so quale aggettivo o parola sia preferibile per definire i tre personaggi che decidono la sorte di queste, ormai pedine e non più piloti, nelle loro mani. Chi deve vincere o perdere. Chi gioire e chi piangere. Il regolamento, di come e quando si può transitare nella zona verde (già di partenza sbagliato e sicuramente da modificare) viene plasmato a piacere nelle loro mani, così facendo mandano in fumo il lavoro degli innumerevoli team e i sogni dei piloti che tutti i week end fanno a gara per scrivere più in alto il loro nome, nella storia del motomondiale.
Queste persone forti delle loro divise, mascherano incompetenza con supponenza e superficialità e talvolta prendono decisioni inopportune e assurde, falsando così i risultati di tutte le gare Moto3, Moto2 e MotoGP. E quando le scuse si sprecano e tutti noi vorremmo ammassarci nei loro uffici a dirgli "due cosette" o a sbattere pugni sul tavolo per avvalorare la nostra tesi ecco che arrivano le regole Covid a impedirci il confronto…. e non posso dire a salvarli, perché sarebbe una minaccia. Ce l’ho, ho il sostantivo che stavo cercando, fatto apposta per loro, “Gli intoccabili”!
Queste persone che camminano fiere, spalle dritte e petto in fuori su cui portano il marchio FIM, finché non ci ascolteranno, non imporranno regole più chiare e un atteggiamento più trasparente intralceranno il nostro lavoro e anche con tutti i tamponi negativi resteranno loro “gli untori“, coloro che avranno contaminato il nostro meraviglioso sport.
Sulla coscienza avranno la responsabilità di aver compromesso quell’ unica nostra passione, l’ unico sport, che nella falsità del mondo di oggi era rimasto sano e pulito.