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MotoGP, Valentino Rossi svela la Top 10 della sua carriera

“Welkom 2004 la gara più bella, mi ha reso un mito. E poi Laguna Seca 2008 e Barcellona 2009”. Nella classifica delle dieci gare preferite dal pesarese al traguardo dei 400 GP anche Assen 2013: “ Erano due anni e mezzo che non vincevo, da Sepang 2010, quando Lorenzo vinse il Mondiale”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi festeggia a Phillip Island un incredibile traguardo: dal suo esordio in 125, nel 1996, sul circuito di Shah Alam, in Malesia, al GP di domenica in Australia, per il pesarese saranno esattamente 400 GP, cifra tonta che consacra il suo record nel Motomondiale. Il nove volte iridato è infatti il pilota con più partenze all’attivo della storia di questo sport, seguito da Loris Capirossi a quota 328 GP e Andrea Dovizioso che quest’anno al Mugello ha festeggiato le 300 gare. “È una lunga strada – dice in un’intervista a Gazzetta dello Sport con le sue 399 gare alle spalle, il 42,5% dei 939 GP fino ad oggi disputati – . Se me li ricordo tutti? Tutti no, solo quelli belli…” scherza Valentino che, dovendo scegliere le gare più rappresentative della carriera, ha svelato la sua personalissima top 10.

Valentino Rossi, 40 anni / Getty
Valentino Rossi, 40 anni / Getty

La Top 10 di Valentino Rossi

Non è una novità. Quando si chiede a Valentino Rossi quali siano le migliori gare della sua carriera, il pesarese ha pochi più dubbi: “Le prime tre le ho belle chiare in mente. Davanti a tutte c’è la prima vittoria con la Yamaha, Sud Africa 2004. Quello di Welkom è stato un momento importantissimo della mia carriera, il giorno dove il ‘mito’, che magari suona brutto da dire, ma il mito di Valentino Rossi è esploso. Ho lasciato la Honda che allora era la moto superiore a tutte, molto più di adesso, tanto che dicevano che se non avevi la Honda non potevi vincere, e sono andato alla Yamaha che in quel periodo era veramente in difficoltà. A ripensarci adesso, sono stato veramente matto, uno scemo (ride, n.d.r.). Non è stata una cosa molto intelligente. Lo rifarei di brutto, perché è stata la cosa più importante della mia carriera. Un conto era continuare a vincere con la Honda, e a volte sinceramente ho dei ‘rimpianti’, perché mi dico […] Magari avrei anche battuto Agostini. In Yamaha magari ne ho anche vinte di meno, però sono state le più belle. Quindi ho fatto bene. In quel periodo ero, non dico matto, ma molto coraggioso”.

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Per Valentino Rossi “il momento più bello” è finito con il 2005. “Il periodo in cui ho dominato, 10-12 vittorie l’anno, 100 punti di vantaggio… Poi c’è stata una flessione. Nel 2006 e 2007 non ho più vinto e solitamente quando non si vince più dopo che hai vinto già cinque Mondiali MotoGP, vuol dire che è fatta. Dicevano: ‘Basta, Valentino è finito. Ha fatto la sua carriera, ha vinto sette Mondiali in totale, ha eguagliato Mick Doohan… Ormai è andato’. E invece nel 2008 e 2009 ci sono state le altre due gare da me preferite. Come seconda metterei Laguna Seca 2008, perché nel 2007 è arrivato quello che mi doveva rimpiazzare, ovvero Casey Stoner, il nuovo Valentino Rossi, che mi ha battuto con la Ducati. Ma a quel punto ho fatto un’altra scommessa, dopo quella Yamaha: ‘Se date le Bridgestone anche a me lo frego, anche se è più giovane’. Laguna Seca è stata la resa dei conti con Stoner, la gara che mi ha fatto vincere il Mondiale”.

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Terza gara del cuore, l’epica battaglia con Jorge Lorenzo al Montmelò: “Barcellona 2009, Lorenzo tosto, fortissimo, grande talento, molto convinto e concentrato. Dopo Barcellona eravamo a pari punti, lui, Stoner e io, tutti a 106. Ma lì è stata un’altra resa dei conti, lotta tutto il weekend all’ultimo sangue con Lorenzo, con sorpasso all’ultima curva. Lorenzo tosto, fortissimo, grande talento, molto convinto e concentrato. Dopo Barcellona eravamo a pari punti, lui, Stoner e io, tutti a 106. Ma lì è stata un’altra resa dei conti, lotta tutto il weekend all’ultimo sangue con Lorenzo, con sorpasso all’ultima curva”.

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Nelle dieci anche Assen 2013

Nella top ten altre gare importantissime, come quella in cui vinse il titolo in 125. “Brno 1997, la prima volta che diventi campione. Ma io metterei anche Brno 1996, che è la prima vittoria. E la prima non si scorda mai […] . E la mia prima vittoria in 500, Donington 2000, la metto come quarta. Sul bagnato, dove non andavo tanto. E poi il 2001, il primo Mondiale vinto proprio qui, la grande lotta con Biaggi. Al quinto posto metterei Brno 2001, lì è stata un’altra resa dei conti. Biaggi arrivava lanciatissimo, aveva vinto al Sachsenring, e Brno era il suo posto. Però sono riuscito a batterlo”. New entry tra le gare preferite del Dottore la vittoria di Assen 2013, la prima dal suo ritorno in Yamaha dopo il biennio in Ducati. “È uno di quei momenti che possiamo mettere in queste dieci. Anche perché la vittoria precedente risaliva a Sepang 2010, il giorno in cui Lorenzo aveva conquistato il titolo. Erano passati due anni e mezzo, è stato bello”.

Le dieci gare scelte dal Dottore

1. Welkom 2004
2. Laguna Seca 2008
3. Montmelò 2009
4. Donington 2000
5. Brno 2001
6. Brno 1996
7. Shanghai 2008
8. Brno 1997
9. Donington 2001
10. Assen 2013

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