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MotoGP, Valentino Rossi: “Se mi fossi ritirato al top, avrei potuto avere rimpianti”

A due gare dalla fine di quella che si sta rivelando la sua peggiore stagione con la Yamaha, il pesarese fa un confronto con il biennio in Ducati e preferisce non sbilanciarsi sul suo futuro: “Durante la prossima stagione deciderò se continuare o meno, dipenderà dai risultati”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi, 40 anni / Getty
Valentino Rossi, 40 anni / Getty

Numeri alla mano, Valentino Rossi sta vivendo la sua peggiore stagione in MotoGP con la Yamaha. Escludendo il difficile biennio in Ducati, questo è stato l’anno più avaro di risultati per il pesarese che non sale sul podio dal GP di Austin, il terzo round di questo 2019. “È vero, questa è la mia stagione peggiore, sia come posizione in campionato che come numero di podi e punti – ha detto Valentino a margine della conferenza stampa del giovedì  – . Rispetto a quando correvo con la Ducati è però diverso, perché ho degli altri problemi”.

Peggior stagione ma meglio che in Ducati

Nell’ultima gara in Australia, dopo essere finalmente riuscito a tornare in testa ad una gara, Rossi ha nuovamente sofferto con il grip al posteriore. “È qualcosa di cui continuiamo a soffrire troppo –  è stata l’analisi di Rossi come riportata da Motorsport – . Soffro molto la velocità in rettilineo, perché sono molto lento come velocità di punta. Soffro molto il calo della gomma posteriore, quindi faccio fatica nella seconda parte di gara. Ma il feeling con la moto non è male, quindi va un po' meglio rispetto alle stagioni più difficili con la Ducati”.

La speranza, in ottica 2020, è che la scelta di cambiare capo meccanico, sostituendo Silvano Galbusera con il tecnico spagnolo David Munoz possa essere la chiave di volta. “È da tanto tempo che abbiamo un po' gli stessi problemi. Alla fine quello che riesci a dare in pista è un po' l'addizione tra il pilota, la moto e la squadra. Mi sembra che così non siamo abbastanza forti, quindi bisognava cambiare qualcosa. Aspetto di vedere come andrà e sarà per me una nuova esperienza. È figo avere anche un capo tecnico della nuova generazione. Se poi sarà la mossa giusta o meno, lo diranno i risultati”.

Rossi: "Se mi fossi ritirato al top…"

In ogni caso, ha spiegato Valentino, quella di potersi ritrovare a fare i conti con una situazione come quella che sta vivendo era un qualcosa che il Dottore aveva già messo in conto quando ha preso la decisione di continuare. “Tanto tempo fa, ero ad un bivio: mi ritiro da top, con il rischio di avere ancora voglia, oppure corro fino alla fine, fino a quando ce la faccio. Ho scelto la seconda, sapendo che ci sarebbero stati dei momenti difficili. Però questo è un ragionamento che io avevo già fatto all'inizio della stagione 2018, perché devi comunque firmare per due anni. Però sono contento di farlo”. Sul futuro dopo il 2020, però, non si sbilancia: “L’anno prossimo correrò il campionato e poi, durante la stagione, deciderò se continuare o meno. Dipenderà molto dai risultati. Cambierà qualcosa all’interno del team e già durante i test invernali potremo capire la mia velocità. Poi vedremo”.

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