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MotoGP, Valentino Rossi critica i commissari: “Chi esce di pista deve essere sempre penalizzato”

Dopo gli episodi similari ma giudicati diversamente dalla Direzione di Gara del GP di Stiria avvenuti nelle gare di Moto2 e MotoGP con protagonisti Pol Espargarò e Jorge Martin, Valentino Rossi ha apertamente criticato i commissari sulla difformità di applicazione della regola dei track limit: “Devono essere più coerenti. Dovrebbero dire una volta per tutte che ogni qualvolta si esce di pista si perde una posizione o si ha una penalizzazione sul tempo finale. Non si deve interpretare, se c’è una regola bisogna applicarla in ogni occasione”.
A cura di Michele Mazzeo
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Valentino Rossi e la Yamaha non ricorderanno con piacere il GP di Stiria, quinta prova del Mondiale 2020 della MotoGP, disputatasi nell'ultimo week end sul tracciato del Red Bull Ring. Il nono posto finale di certo non accontenta il Dottore che alla vigilia del secondo gran premio consecutivo in terra austriaca aveva ben altre ambizioni.

A regalare un sorriso al nove volte iridato ci hanno pensato però i giovani dello Sky Racing Team VR46 Marco Bezzecchi e Celestino Vietti che si sono imposti rispettivamente nelle gare di Moto2 e Moto3. Ed è proprio la vittoria di Bezzecchi, arrivata grazie alla penalità comminata a Jorge Martin per essere uscito fuori dal track limit, insieme all'episodio che ha visto invece Pol Espargaro non sanzionato per la stessa identica infrazione nella gara della MotoGP, a dare la possibilità al 41enne veterano del Motomondiale di criticare la difformità di applicazione della regola da parte dei commissari.

"La situazione non è facile perché sono stati messi un po' sotto pressione su Zarco dopo l'incidente ma Zarco ha fatto questa gara, anche se partiva dalla pitlane – ha detto infatti Valentino Rossi dopo il GP di Stiria -. I commissari devono essere più coerenti perché ora fanno una cosa, altre volte no. So che il loro lavoro non è facile anche con Moto2 e Moto3, ma penso che dobbiamo alzare il livello. Ci sono molte discussioni in Commissione Sicurezza perché la situazione è fuori controlloha ammonito il nove volte iridato -. Per me, non devi mai andare sulla zona verde.

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Ora tutti i piloti sanno che possono andarci in gara anche tre o quattro volte. Come pilota, ci provi: cerchi di sfruttare queste regole al meglio. Secondo me – ha poi proseguito il 41enne di Tavulliadovrebbero dire una volta per tutte che ogni qualvolta si esce di pista si perde una posizione o si ha una penalizzazione sul tempo finale. Perché ora i circuiti sono più sicuri, ma bisogna considerare che dove c'è l'asfalto verde dovrebbe esserci ghiaia o erba. Nessuno deve usarlo dall'inizio alla fine. È l'unico modo per sanare questa questione".

Valentino Rossi si è poi soffermato sugli episodi avvenuti nel GP di Stiria in MotoGP e in Moto2 analizzando quali siano secondo lui i motivi che hanno spinto la Direzione di Gara a prendere due decisioni contrastanti tra loro per Pol Espargarò e Jorge Martin autori della medesima infrazione: "Per quanto riguarda la Moto2, anche Martín è andato sul verde la settimana scorsa. E non puoi andare sul verde nell'ultimo giro. La settimana prima non gli hanno fatto niente perché la regola dice che se hai tre secondi di vantaggio non importa che tu sia andato sulla zone verde con entrambe le ruote. Il che è stupido perché le regole dovrebbero essere applicate sempre. Se esci di pista, perdi una posizione, punto.

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Questa domenica però lo hanno penalizzato. Ne ha giovato Marco Bezzecchi, che è un nostro pilota, e noi siamo felici, ma a prescindere da questo se c'è una regola, deve essere applicata a tutti. In MotoGP, secondo me, hanno valutato il fatto che Pol Espargaró sia andato sulla zona verde perché Jack Miller lo ha spinto fuori. Ma una cosa è chiara: oggi si può andare a tutto gas sul green e non perdere praticamente nulla". 

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