MotoGP, tre ‘zero’ di fila: Valentino Rossi ha buttato via un Mondiale alla sua portata
Nel bilancio finale della straordinaria carriera di Valentino Rossi probabilmente sposterà pochissimo, ma sprecare l'occasione di centrare un titolo Mondiale a 41 anni, il 10° per giunta, di certo qualche rimpianto lo farebbe venire a chiunque, figuriamoci a chi ha fatto della continua ricerca di superare i limiti una ragione di vita. Già, perché il Dottore, seppur partito ad inizio stagione senza ambizioni di classifica, per un concatenarsi di eventi si era trovato nella condizione di lottare seriamente per il titolo iridato della MotoGP, una chance però sprecata con le tre cadute di fila tra Misano, Barcellona e Le Mans che lo hanno di fatto estromesso definitivamente dalla lotta per il successo finale.
Nell'anno in cui il "cannibale" Marc Marquez è fuori dai giochi a causa di un infortunio e i suoi rivali più accreditati (Maverick Vinales, Fabio Quartararo e Andrea Dovizioso) alternano ottime gare a prestazioni disastrose, per Valentino Rossi si erano inaspettatamente riaccese le speranze di conquistare quel decimo titolo iridato, mai così alla portata dopo il 2015, su cui il fenomeno di Tavullia sembrava ormai aver messo una croce sopra.
Alla vigilia del GP dell'Emilia Romagna il "Dottore" infatti era a soli 18 punti dalla testa della classifica piloti, oggi dopo tre "zero" consecutivi, il suo distacco dalla vetta è di 57 lunghezze: un divario quasi incolmabile alla luce del fatto che mancano soltanto 5 gare al termine della stagione. Ovviamente non si tratta dell'ultima chance della carriera dato che il prossimo anno correrà ancora in MotoGP passando alla squadra satellite della Yamaha, il team Petronas, che quest'anno con Franco Morbidelli e Fabio Quartararo ha comunque dimostrato di essere competitivo con i team ufficiali.
Ma di certo con il rientro di Marc Marquez, con i vari movimenti del mercato-piloti (Jack Miller e Pecco Bagnaia avranno la Ducati ufficiale, Pol Espargarò affiancherà il "Cabronçito" alla Honda, e lo stesso Quartararo che potrebbe arrivare con i gradi di campione del mondo in Yamaha al fianco di Vinales), per lui non ci saranno le stesse possibilità di ambire al titolo che si erano aperte in questa stagione. Da un'annata che poteva diventare il finale epico di una carriera straordinaria, il Mondiale 2020 si è dunque trasformato di colpo in quello che può essere annoverato tra i più grandi rimpianti nella storia sportiva dell'icona del motociclismo moderno.