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MotoGP, Paolo Simoncelli e Andrea Dovizioso: “Gare ‘falsate’. Pene più severe per chi esce di pista”

Dopo l’incidente tra Zarco e Morbidelli e il grande rischio corso da Valentino Rossi e Maverick Vinales nel GP d’Austria, Paolo Simoncelli e Andrea Dovizioso lanciano l’allarme che riguarda il tema sicurezza in pista in tutte le classi del Motomondiale: “In nome della sicurezza è stato messo il cemento, ma in questo modo si è data ai piloti la possibilità di entrare in curva più forte e rischiare sempre. Ci vogliono pene più severe per chi esce di pista. Altrimenti le gare di MotoGP, Moto2 e Moto3 sono falsate”.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo il brutto incidente nel GP d'Austria tra Johann Zarco e Franco Morbidelli che per poco non costava carissimo a Valentino Rossi e Maverick Vinales che si sono visti sfrecciare le moto impazzite dei due a pochissimi centimetri dai propri caschi, il tema della sicurezza torna al centro del dibattito nel mondo del Motomondiale. Un tema che non riguarda solo la MotoGP, ma anche Moto2 e Moto3. Un episodio, quello avvenuto domenica scorsa al Red Bull Ring, che ha fornito l'assist a Paolo Simoncelli, proprietario della Squadra Corse Sic 58 e papà di quel Marco Simoncelli morto tragicamente in pista a Sepang nel GP di Malesia della MotoGp del 2011, di tornare su un tema a lui molto caro: penalità più severe in tutte le classi per chi esce di pista e grazie al cemento riesce a rientrare, perché le scorrettezze dei piloti, a suo dire, stanno falsando i risultati.

“Che domenica bestiale!” Incidenti di questa portata, così brutti da vedere, pericolosi, senza dover piangere qualcuno ha un certo che di incredibile. Alcuni lo possono chiamare miracolo, altri fortuna, comunque lo si guardi il destino, come un professore alla lavagna ha disegnato la dinamica di una potenziale catastrofe e ha lasciato spazio alla nostra immaginazione. Alle nostre bocche spalancate, ai nostri occhi chiusi in quel fatidico istante davanti ai monitor e ai nostri sospiri di sollievo. Domenica il destino ci ha solo mostrato cosa poteva succedere, ci ha ricordato: ‘Qui decido io ma oggi non è tempo di riscuotere nulla'.

Ora, vorrei porre l’ attenzione su una cosa che io reputo serissima e che sembra non importi a nessuno. Non assistiamo più a vere gare, sembrano quelle virtuali della Playstation, un pilota esce di pista, rientra, supera e magari vince anche la gara o arriva secondo. Tanto vale mettersi a giocare online invece che andare a rischiare la vita in pista, qualcuno potrebbe anche guadagnare più soldi. Ma ditemi, che vantaggio ha un pilota che non sbaglia mai? Nessuno! Ormai non vince più il pilota più bravo ma quello più furbo, più bravo a sfruttare la zona verde esterna al cordolo e a fregare i regolamenti. Come si fa a fare la differenza?

In nome della sicurezza si è data ai piloti la possibilità di entrare in curva più forte e rischiare sempre. Tutti fanno staccate furibonde, alla morte “tanto se esco c’è il cemento e rientro più avanti”. NO! Queste scene si vedono anche in MotoGP, vedi la partenza di domenica. Io credo che sia arrivato il momento di dire basta e rivedere questa regola una volta per tutte; o togliamo il cemento e rimettiamo la ghiaia oppure punizioni più severe. Spero che Carmelo Ezpeleta (Ceo di Dorna, ndr) possa ascoltare questo mio appello, perché ai commissari delle Federazione sembra che questa cosa non voglia proprio saltare agli occhi”.

A fare eco a Paolo Simoncelli anche il pilota della Ducati e vincitore del GP d'Austria Andrea Dovizioso che alla vigilia del GP di Stiria a tal riguardo a dichiarato:

"Credo che un punto del quale a mio avviso si possa migliorare è il modo in cui vengono comminate le penalità sia quando un pilota esce di pista. Perché è difficile gestire quelle situazioni. I commissari stanno facendo un ottimo lavoro e so che è difficile. Però la sicurezza delle piste è migliorata molto, ora c'è molto più asfalto nelle vie di fuga. È una cosa buona, ma tutti spingono di più perché hanno possibilità di uscire di pista e poi rientrare. Penso che le penalità siano troppo morbide. Tutti staccano forte e vanno oltre il limite perché c'è l'asfalto. In futuro sarebbe meglio se venissero comminate penalità più pesanti per non incentivare chi vuole prendere rischi e finire fuori dalla pista.

Le moto migliorano e tutti ci mettono più intensità. È normale che i piloti siano più aggressivi. Ma credo che tutti si stiano prendendo più rischi perché un errore è concesso se fuori dalla pista non c'è la ghiaia. Se esci c'è l'asfalto. Se ci fosse sempre la ghiaia, freni prima. A volte puoi prenderti un rischio, e questo influenza un po' tutto. Intendo non solo le prove, ma anche le gare di Moto3, Moto2 e MotoGP".

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