MotoGP, Marc Marquez attacca i commissari: sanzione ‘troppo tenera’ per la Yamaha
Marc Marquez è contrariato dalla sanzione inflitta alla Yamaha ma non ai suoi piloti per alcune irregolarità commesse nel primo GP dell'anno a Jerez. "Ora si scopre che i piloti non beneficiano dei vantaggi meccanici. Tessuto da marinaio": questo è il duro messaggio, che l'otto volte campione del mondo ancora fuori per l'infortunio al braccio ha postato sul suo account Twitter ufficiale per esprimere il disagio e l'indignazione che regnano nel box Repsol Honda per la punizione, a suo dire troppo tenera, che il Panel degli Stewards della MotoGP ha inflitto alla Yamaha dopo aver riconosciuto al meeting della MSMA (Manufacturers and Equipment Association) che i meccanici della casa di Iwata durante il GP di Spagna 2020 avevano riaperto i motori senza permesso per risolvere un problema alle valvole.
Il Panel guidato da Freddie Spencer ha deciso di sanzionare la squadra giapponese con una penalizzazione di 50 punti nella classifica del Mondiale Costruttori, il doppio rispetto a quelli ottenuti a Jerez con la vittoria di Fabio Quartararo, di 36 punti alla Petronas Yamaha e 20 al team Yamaha ufficiale invece nella classifica a squadre. Nessuna penalità quindi per i piloti con una sanzione che non va dunque a incidere classifica piloti, dove Quartararo, Viñales e Morbidelli si stanno preparando ad affrontare il terzultimo round del campionato rispettivamente a 14, 28 e 32 punti dal leader Joan Mir.
Questa decisione non è andata giù a Marc Marquez e soprattutto alla Suzuki, la squadra di Mir, poiché nel caso in cui la sentenza avesse riguardato anche i piloti, le porte del titolo della classe regina per il 23enne maiorchino si sarebbero spalancate dato che Andrea Dovizioso sarebbe diventato il nuovo secondo a 28 punti, e il nuovo terzo sarebbe stato il suo compagno di squadra, Alex Rins, a 32 quando mancano soltanto tre GP alla fine del Mondiale 2020 della MotoGP.