Motogp, l’infortunio di Marquez? Colpa dell’elettronica
La caduta di Marc Marquez durante il Gran Premio di Spagna 2020 che è costata al pilota un intervento chirurgico d'urgenza al braccio per ricomporre la frattura non è stata causata da un suo errore. E' quanto sostiene Colin Edwards che sui propri account ufficiali social ha voluto dare la propria opinione su quanto accaduto: "Il vero colpevole dell'infortunio di Marquez? Non è stata colpa sua", puntando il dito indice sull'elettronica che avrebbe tradito lo spagnolo.
La spettacolare e rovinosa caduta sul circuito di Jerez-Ángel Nieto a più di 150 chilometri all'ora, ha provocato sul pilota un impatto violento sull'asfalto della pista calcolato in 25,98 forza G (l'unità che misura l'aumento della velocità di un corpo generato dalla gravità). L'Honda di Marquez si è girata e finendo addosso al pilota campione del mondo in carica, ha causato una frattura nell'omero destro e la necessità di andare in sala operatoria il giorno dopo. Il tutto, secondo Edwards, perché l'elettronica della moto è andata in tilt.
"Tutto quello che sto dicendo è questo: quando hai un sistema di aiuto in cui fondamentalmente metti la tua vita nelle sue mani, in un certo senso ti fidi di lui più di tua moglie" ha spiegato Edwards per dare un senso alla sua teoria: "L' elettronica fa sempre la stessa cosa giri dopo giri perché tu non ti debba preoccupare. Ma quando il sistema si confonde, accade il guaio ".
Lo stesso Marquez aveva assicurato, dopo la caduta, che il suo incidente era avvenuto dopo aver cambiato i parametri dei primi 18 giri, una circostanza che darebbe credibilità all'ipotesi di Edwards che ha ricordato l'incidente avuto da Casey Stoner durante la gara del Gran Premio degli Stati Uniti del 2012: "La stessa cosa è successa con Casey Stoner a Indianapolis. Il sistema si era confuso mandando in tilt moto e pilota"