MotoGp, incredibile Marquez: torna a Jerez, prova il rientro per il Gp di domenica
Una brutta caduta, la frattura dell'omero, un intervento chirurgico d'urgenza, una placca di titanio e dieci viti per bloccare l'osso. Ma tutto ciò non ha fermato Marc Marquez che la Respol Honda Team, sul suo profilo ufficiale di Twitter conferma che il pilota ha superato brillantemente l'operazione ed inizierà subito la riabilitazione e il ritorno in pista. Con un obiettivo ben preciso: provare a esserci già domenica, nel Gp di Jerez ‘bis'. Sarebbe qualcosa di incredibile anche perché nelle scorse ore c'era l'ipotesi di essere presente a Brno, saltando di fatto solamente l'appuntamento spagnolo.
Un recupero che avrebbe del miracoloso visto che si era paventata anche l'ipotesi di uno stop di 6-8 mesi ma per Marquez la notizia migliore è stata certamente che il nervo radiale non è stato interessato dalla caduta, salvaguardando l'integrità del braccio e della mano. Il pilota è tornato a Jerez, si sottoporrà all'immediata fisioterapia e riabilitazione prevista, prima passiva (con movimenti che verranno indotti dai medici), per passare a quella attiva (movimenti autonomi dei muscoli). Il tutto per permettere al campione del mondo in carica di essere di nuovo in pista. Ci proverà per i test liberi del venerdì, dove – se riuscirà a correre – si valuteranno le condizioni in vista per domenica.
Da 8 mesi a pochi giorni: quando tornerà in pista Marc Marquez? E' la domanda che si fanno tutti, dopo l'incidente a Jerez e nei prossimi giorni si avrà la risposta definitiva. L'equipe medica che lo ha in cura è più che ottimista: l'intervento è perfettamente riuscito, le capacità di recupero del pilota sono enormi, la placca e il nervo intatto faranno il resto. Una data? L'obiettivo principe è di ripresentarsi al Gp di Brno, il prossimo 9 agosto. Trasformando lo stop da una ipotesi allarmante di 6-8 mesi (che significava Mondiale già chiuso) ad un paio di settimane. Ma la follia più grande sarà quella di testarsi già venerdì (domani) a 48 ore dall'intervento nelle libere di Jerez.
Perché Marquez può tornare quasi subito in pista? Lo ha spiegato il medico che lo ha operato, indicando in due fattori essenziali la possibilità di un recupero record. Nell'intervento chirurgico è stata applicata all'omero una nuova placca di titanio composta da dieci viti che compattano l'osso. Un giorno di immobilità e poi si inizia con la riabilitazione. Altro fondamentale punto a favore dello spagnolo: il nervo radiale non è stato interessato dalla caduta e l'infiammazione è già sotto controllo. Dunque, c'è solo da ‘lavorare' sui movimenti e l'articolazione.
Che tipo di riabilitazione effettuerà? Anche in questo caso, la spiegazione arriva dallo staff medico che lo ha in cura. Una fisioterapia passiva sarà il primo passo: movimenti accompagnati, senza sforzo, non appena si toglieranno le bende e si analizzerà la natura del livido. Poi, il passaggio a quella attiva, con Marquez che provvederà da sè a muovere il braccio e la mano, mettendo sotto stress i muscoli. Contemporaneamente si applicheranno bende morbide e si utilizzerà la terapia a freddo per rendere eventuali nuovi infiammazioni allo stato minimo senza inficiare sul recupero.