MotoGP, GP Portogallo: vince Miguel Oliveira, titolo mondiale costruttori alla Ducati
È Miguel Oliveira il vincitore dell'ultimo appuntamento della MotoGP 2020. Il pilota della Red Bull KTM si è tolto la soddisfazione di tagliare il traguardo per primo sul tracciato di casa nel Gran Premio di Portogallo. Alle sue spalle molto staccato Jack Miller, che ha superato in extremis Franco Morbidelli. Giornata da dimenticare invece per il campione del mondo Joan Mir che è stato costretto al ritiro nel corso del 16° giro per un problema tecnico. Dovizioso saluta la categoria regina con il sesto posto finale, 12° Valentino Rossi.
Non c'è stata gara nel Gran Premio di Portogallo. A trionfare sul tracciato di Portimao è stato Miguel Oliveira che ha dominato dal primo all'ultimo giro, facendo il vuoto sui suoi inseguitori. Una bella soddisfazione per il pilota di casa che ha chiuso la stagione nel migliore dei modi. Alle sue spalle invece c'è stata bagarre, con un super duello tra Franco Morbidelli e Jack Miller, con il primo che ha ceduto la posizione proprio all'ultimo giro, permettendo al pilota della Ducati Pramac di infilare il sorpasso giusto. Giornata super per la scuderia italiana che può festeggiare il titolo costruttori.
Giornata da dimenticare per il campione del mondo Mir, che aveva già messo in cascina il titolo iridato matematicamente. Il pilota della Suzuki si è fermato nel corso della gara a causa di un problema di natura elettronica, dopo un contatto con un altro pilota. Out anche Pecco Bagnaia che ha dovuto fare i conti con un colpo alla spalla: fortunatamente per lui, le prime diagnosi parlano di una sub-lussazione, senza fratture. Morbidelli conquista il secondo posto nella classifica generale del Mondiale: è il settimo anno consecutivo in cui un italiano finisce alle spalle di uno spagnolo. Giornata speciale anche per altri due piloti italiani, ovvero Valentino Rossi e Andrea Dovizioso pronti a dire addio ai loro attuali club. Il primo ha chiuso all’undicesimo posto, prima di volare in Petronas, mentre il secondo sesto sembra destinato ad un anno sabbatico. Nuova vita all’orizzonte anche per Crutchlow, che diventerà collaudatore in Yamaha