MotoGP, Forcada: “Rossi non sarà mai più campione del mondo”
L'ultimo trionfo firmato Valentino Rossi risale al GP d'Olanda del 2017 quando il pilota italiano riuscì a chiudere davanti a tutti: da quel momento, però, per il Dottore sono state più luci che ombre con un digiuno che sembra destinato a proseguire anche nelle prossime gare. Un periodo non semplice per Rossi, una carriera leggendaria che si sta avviando alla fine in maniera non consona a un nove volte campione del mondo che, però, non se ne preoccupa più di tanto continuando a correre con la voglia di un ragazzino.
Forcada scettico sul ritorno alla vittoria di Rossi
Per cercare di ridare slancio all'ultima parte della sua fantastica carriera – e anche per lanciare un messaggio alla Yamaha – il Dottore ha deciso che dal prossimo anno non sarà più Silvano Galbusera il suo capo tecnico, ma che a prendere il suo posto nel 2020 sarà David Munoz. Una scelta, stando a quanto dichiarato da Ramón Forcada, prima capo degli ingegneri al fianco di Jorge Lorenzo, poi di Maverick Vinales e adesso di Franco Morbidelli, che servirà a trovare nuove motivazioni ma che non riporterà il pesarese a vincere quel titolo mondiale tanto sognato.
Valentino cerca motivazioni, mi sembra evidente perché non si mette un tecnico senza esperienza se non è questo il motivo che c'è dietro. Lui pensa che in Yamaha siano bloccati e vuole scuotere il box, per questo ha preso un ragazzo che è giovane ed ha nuove idee, non perché è tecnicamente migliore. Non so se smetterà alla fine del prossimo anno, ma ora gli rimane un anno di contratto e per un anno non firmi con qualcuno per motivi tecnici. Rossi vincerà ancora un mondiale? No – ha sentenziato lo spagnolo in una intervista ai microfoni di DAZN –. Per me è difficile che vinca anche una gara sull'asciutto. Può capitare perché è un pilota che sa guidare, potrebbe magari farlo in una corsa particolare, ma con i giovani che arrivano e con la velocità che hanno, vincere una gara in condizioni normali è complicato.
Secondo Forcada, quindi, la carriera di Rossi è destinata a chiudersi con 9 titoli mondiali senza raggiungere il fatidico decimo alloro tanto sognato dal Dottore. Una beffa considerando anche che l'ultimo anno del pilota italiano in MotoGP, in scadenza di contratto al termine della prossima stagione, potrebbe coincidere con l'aggancio da parte di Marc Marquez a quota 9 trofei iridati; sarà compito di Rossi dimostrare di poter ancora essere competitivo nonostante la differenza di età con gli avversari smentendo anche i più scettici sulle sue possibilità di ritornare al vertice della classe regina del motociclismo.