MotoGp, doppietta Ducati a Le Mans: Bastianini vince il duello di nervi con Miller e Bagnaia
"The Beast" è Bastianini e la vittoria sul circuito di Le Mans è un ruggito contro il muso degli avversari. È la terza dell'anno, una delle più belle, scandita dalla doppietta Ducati e dalla battaglia di nervi con Jack Miller (secondo sul podio), al quale da quasi 3 secondi di distacci, e dal duello con Pecco Bagnaia che cade nel finale dopo aver ingaggiato la sfida con il pilota del Team Gresini. Alla curva 14 finisce tutto, ogni tentativo di assalto o velleità di fare punti, ogni ambizioni. Lui torna a piedi ai box amareggiato, Enea fila via verso un trionfo meritato, cercato, conquistato sull'asfalto mescolando intuito, strategia, adrenalina e soprattutto trasformando la tensione e l'adrenalina in un tonico per dare tutto. Quattro secondi più tardi arrivano sul traguardo Aleix Espargaró (terzo posto di fila per l'alfiere dell'Aprilia) e Fabio Quartararo.
Come Rossi. A rendere più dolce il primo posto di Bastianini c'è anche un dato statistico che inorgoglisce: è il primo italiano che è salito per tre volte sul podio più alto nelle prime sette tappe del campionato dal 2009. Allora ci riuscì il "dottore" e quello fu l'anno del suo ultimo titolo Mondiale. Che sia un segno del destino? Presto, presto davvero per dirlo. Però i numeri incoraggiano. Bastianini torna in corsa per il Mondiale, adesso è a -8 punti da Quartararo e a -4 da Espargarò. Bagnania sbanda anche in classifica: con la caduta perde 20 punti e resta a 56 (7°).
E Marquez? Il campione spagnolo in sella alla sua Honda può solo recitare un ruolo di comprimario di lusso, è costretto a stare dietro le quinte e ad accontentarsi di una parte di rincalzo. Il protagonista che va sotto i riflettori non può essere lui e rende grazia alla fortuna che, in virtù degli scivoloni degli altri concorrenti, riesce a piazzarsi sesto. Ma il tempo raccolto rende bene l'idea di quale siano le proporzioni del disagio e dell'handicap rispetto al capofila: il "cabroncito" chiude con oltre 15 secondi di svantaggio dal leader della corsa.
L'ordine di arrivo a Le Mans
1. E. Bastianini 41:34.613
2. J. Miller +2.718
3. A. Espargarò +4.182
4. F. Quartararo +4.288
5. J. Zarco +11.139
6. M. Marquez +15.155
7. T. Nakagami +16.680
8. B. Binder 18.459
9. L. Marini +20.541
10. M. Vinales +21.486
Pressione. Bastianini ha saputo gestirla e metterla a dosso agli avversari. In particolare a Bagnaia che è uscito sconfitto anche dal braccio di ferro con il rivale del Team Gresini. "È una vittoria inattesa – è il commento di The Beast -, è stato un week-end abbastanza difficile con qualche caduta. Ma in gara siamo riusciti ad avere un passo buono". Il racconto del duello con Bagnaia aggiunge qualche dettaglio rispetto a quanto non s'è già visto in pista. "Quando l'ho visto vicino ho capito che dovevo restare dietro, per poi provare a superarlo per farlo innervosire un po'…".
La classifica piloti del Mondiale di MotoGp
1. F. Quartararo 102
2. Aleix Espargaro 98
3. Bastianini 94
4. Rins 69
5. Miller 62
6. Zarco 62
7. Bagnaia 56
8. Brad Binder 56
9. Mir 56
10. Marc Marquez 54
11. Oliveira 43
12. Pol Espargaro 40
13. Vinales 33
14. Nakagami 30
15 Martin 28
16. Marini 21
17. Morbidelli 19
18. Bezzecchi 19
19. Alex Marquez 18
20. Dovizioso 8
21. Darryn Binder 6
22. Di Giannantonio 3
23. Gardner 3
24. Fernandez 0