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“MotoGP come la F1, gare al videogioco anche per il Motomondiale”: la rivelazione di Valentino Rossi

“Stanno organizzando qualcosa di simile anche per noi” confessa il campione di Tavullia che anticipa la gustosa novità. Come la Formula 1 che domenica 22 marzo vedrà per la prima volta i suoi protagonisti disputare il GP del Bahrain da remoto, anche le gare della MotoGP saranno virtuali. Il Dottore però teme: “Con il gioco non sono tanto veloce, quindi ho paura che mi toccherà prendere paga”.
A cura di Valeria Aiello
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Lewis Hamilton e Valentino Rossi / Getty
Lewis Hamilton e Valentino Rossi / Getty

Non so se posso dirlo, ma ieri Bolla (Alen Bollini, il media manager della Yamaha, ndr) mi ha detto che stanno cercare di organizzare qualcosa di simile anche per la MotoGP”. A rivelare come si sta muovendo il Motomondiale è Valentino Rossi che anticipa così la gustosa novità. Proprio come la Formula 1 che ha deciso di lanciare la F1 Esports Virtual Gran Prix Series con i protagonisti del campionato del mondo di automobilismo, anche i piloti della MotoGP gareggeranno da remoto. La partenza della serie online che vedrà sfidarsi i vari Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Charles Leclerc con il videogioco ufficiale F1 2019 per PC è fissata per domenica 22 marzo alle 21 italiane sul circuito di Sakhir, in Bahrain, il tracciato dove era in programma il secondo round del calendario del campionato del mondo 2020 di Formula 1 saltato a causa dell’emergenza Coronavirus (qui le ultime notizie e gli aggiornamenti in tempo reale sulla situazione in Italia e nel resto del mondo).

Gare al videogioco anche per i piloti MotoGP

Valentino Rossi, in collegamento video dalla sua casa di Tavullia dove sta trascorrendo questo periodo senza corse (“Sono con la Franci (Francesca Sofia Novello, la sua fidanzata, ndr) che è venuta qui prima che diventasse zona rossa”) non fa troppo mistero di quanto sta decidendo la MotoGP: “Va bene, dai. Ormai l’ho detto – riconosce il Dottore – . Penso che anche la MotoGP nei prossimi giorni organizzerà delle sfide con il videogioco ufficiale della MotoGP ma non so se queste gare saranno organizzate come quelle della Formula 1 o se useremo il gioco per Playstation o per PC” sono state le sue parole nell’intervista in diretta che ha concesso a Sky Sport. Il dubbio è che, diversamente dai piloti di F1 che si allenano anche al simulatore e sono in qualche modo abituati a volante e pedali dei GP virtuali, i rider della MotoGP si ritroveranno a correre con un joypad in mano, contando unicamente sulle proprie abilità ai videogames. “Ci sono tanti piloti della MotoGP che giocano a MotoGP – riprende Valentino –  . Pecco (il pilota della Ducati Pramac Francesco Bagnaia, ndr) , ad esempio, è molto forte. E anche il Maro (suo fratello, Luca Marini che corre in Moto2) va molto forte”.

Valentino Rossi: "Ho paura che mi toccherà prendere paga"

Anche io gioco con MotoGP ma non sono molto veloce, quindi ho paura che mi toccherà prendere paga” sorride il pesarese che, tornato serio, dice anche la sua sulle diverse ipotesi in circolazione per provare a salvare il campionato dopo che il Covid-19 sarà superato. “L’importante sarebbe fare più gare possibili, però non è detto che dovremo correre per forza 19 o 20 GP. Quella di disputare due gare nello stesso weekend potrebbe essere un’idea, come avviene in Superbike. Ma si potrebbe anche provare a fare un campionato di 13 gare che sarebbe il limite minimo per un Mondiale di moto, quindi perderne 7 ma farne 13 bene, mantenendo il format della MotoGP. Ma questa è una mia idea, bisognerà vedere cosa deciderà Carmelo Ezpeleta (il ceo di Dorna, ndr) e, soprattutto, cosa deciderà il virus […]. La cosa sembra che andrà per le lunghe per tutti, e lo dimostra il fatto che hanno rinviato anche l’Europeo di calcio. Questo vuol dire che fino a luglio si farà fatica a fare sport. Prima deve stare bene la gente, e poi ricominciare a giocare”.

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