MotoGP, caduta anche per Marc Marquez nei test di Valencia: pilota ok, ma Honda 2020 distrutta
Prima giornata di grande lavoro in casa Honda, non solo per il debutto di Alex Marquez in MotoGP. Il fratello di Marc, all’esordio in top class dopo l’ufficialità del contratto di un anno con HRC arrivata nella giornata di ieri, è scivolato dopo pochi giri, danneggiando la RC213V del team LCR che, in attesa del suo arrivo al box ufficiale, gli è stata affidata per questa prima presa di contatto.
Caduta anche per Marc Marquez nei test di Valencia
Mentre il campione del mondo Moto2 è quindi costretto al box in attesa del lavoro dei meccanici, anche il maggiore dei Marquez è finito a terra, incappando in una caduta ad alta velocità alla curva 13 dopo circa tre ore e mezzo dall’inizio dei test, provocando l’esposizione della bandiera rossa. Marc si è subito rialzato, zoppicando leggermente, mentre la moto è uscita piuttosto danneggiata dall’incidente. Nel guadagnare la via d’uscita, lo spagnolo ha addirittura raccolto alcune parti volate via nell’impatto, per poi tornare ai box con un passaggio di uno scooter. La caduta è arrivata con l’evoluzione 2020 della RC213V, dopo alcuni passaggi in sella a quella del 2019 che gli ha permesso di segnare il migliore personale in 1’30.792.
A terra anche Bradl
Nei test di Valencia, a dividere il box con Marc Marquez è il collaudatore Stefan Bradl che, visto il grande lavoro già svolto sul prototipo 2020, in questi test è stato preferito al rookie Alex. Purtroppo, anche Bradl (che questa mattina è stato il primo a lasciare la pit-lane) è incappato in una scivolata alla curva 10, aggiungendo altro lavoro per i meccanici al box. Una caduta che, anche nel caso del tedesco, non ha avuto particolari conseguenze se non quella di rallentare il programma di lavoro previsto per la giornata. Oltre Marc Marquez e Stefan Bradl, ha a sua disposizione una Honda 2020 anche Cal Crutchlow che attualmente paga circa 1 secondo di ritardo dal riferimento.
Vinales al comando a metà giornata
Al momento, quando è trascorsa la prima metà giornata dei questi due giorni di test, a guidare la classifica provvisoria dei tempi è il pilota della Yamaha Maverick Vinales che ha fermato il cronometro in 1’30.593 seguito dalle M1 satellite di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Quarto tempo, invece, per Marc Marquez che precede la Ducati di Andrea Dovizioso e la KTM di Pol Espararo. Settimo per Joan Mir sulla Suzuki che, come quasi tutte le squadre ufficiali (solo l'Aprilia non ha portato l'attesa evoluzione del suo V4) ha messo a disposizione dei motori il motore in versione 2020. Lo spagnolo in classifica precede la Ducati Pramac di Jack Miller e l’altra M1 ufficiale di Valentino Rossi, 9° a metà giornata, impegnato in prove comparative tra le due moto a sua disposizione e nel primo approccio con il nuovo capotecnico David Munoz. Trova un posto nelle prime dieci posizioni anche Joan Mir, mentre restano al momento fuori dalla top ten Danilo Petrucci, 11°, come anche Cal Crutchlow e Andrea Iannone. Tra le diverse novità dei test, con il debutto dei rookie Iker Lecuona e Brad Binder in KTM, la casa austriaca ha schierato anche il collaudatore Dani Pedrosa, al rientro in un turno ufficiale di test a un anno dal suo ritiro.