MotoGP, Avintia risponde alle accuse di Abraham: “Nessuna scorrettezza, lo sapeva”
Nei giorni scorsi Karel Abraham ha usato parole molto dure nei confronti del team Avintia e del team manager della squadra, Ruben Xaus, dopo aver appreso via e-mail di essere stato licenziato nonostante il contratto firmato fino al 2020. A chiarire come sono andate le cose con il pilota ceco è stato lo stesso Xaus che, in occasione dei test MotoGP che sta svolgendo con l’altro titolare, Tito Rabat, e anche il pilota della MotoE Eric Granado a Jerez, ha voluto rispondere alle accuse arrivate da Abraham. “Siamo stati corretti nei suoi confronti – ha dichiarato ai microfoni di MotoGP.com – . I contratti sono contratti noi abbiamo rispettato ogni cosa, mentre dall’altra parte non tutto era chiaro”.
"Nessuna scorrettezza con Abraham, lo sapeva"
“Abbiamo dato diversi segnali ad Abraham e siamo arrivati a questo punto passo dopo passo, senza nessuna decisione improvvisa – ha aggiunto Xaus che non si è però sbilanciato sul nome del secondo pilota – . Abbiamo dovuto prendere una decisione per il bene della squadra e del suo futuro. Posso capire che Karel abbia il morale a terra, ma prima di arrivare alla conclusione, sono stati fatti molti meeting in cui si è parlato della situazione”.
Xaus ha poi parlato del nuovo accordo raggiunto con la Ducati. “Abbiamo firmato un contratto biennale con la fabbrica, migliorando la nostra condizione. Noi abbiamo sempre spinto al massimo per avere il maggior supporto possibile dalla Ducati, e per noi è un grande passo in avanti in ottica futura. Per ora abbiamo Tito, che è felice per il nuovo materiale, e attendiamo l’arrivo di un pilota che possa seguire le esigenze di crescita del team e gare bene”.
Come detto, Xaus non ha fatto il nome di Johann Zarco, anche se è da tempo che si parla dell’arrivo del francese in Avintia: “Tutti chiedono di Zarco ma abbiamo ancora un paio di incontri con Ducati per definire la situazione. Attualmente sul tavolo ci sono più opzioni ma è Ducati che sta parlando direttamente con i piloti. L’arrivo di un pilota veloce può dare molto al team, sia in termini di qualità, sia di stimoli. Il nostro obiettivo è quello di crescere e diventare un team satellite tra tre stagioni”.