Morto Max Mosley, ex presidente della FIA e capo della F1
All'età di 81 anni è morto Max Mosley, che è stato per tanti anni il presidente della FIA. Mosley è stato uno dei dirigenti più importanti nella storia del motorsport, è riuscito a far crescere, in tandem con Bernie Ecclestone, la Formula 1 che ha fatto degli step importantisssimi tra gli anni '70, '80 e '90 grazie a questi due dirigenti.
La nascita della FOCA
Max Mosley, era figlio di Sir Oswald, un politico che negli anni '40 in Inghilterra fondò il partito fascista, aveva simpatie per Hitler, e per questo fu messo poi dopo la guerra nella blacklist. Mosley è riuscito a smarcarsi dal padre e dopo essersi laureato ha cercato di diventare un pilota, ma ha avuto dei risultati modesti, guidando anche per Frank Williams. Mosley entra comunque in Formula 1 lavorando per la March, successivamente fonda la FOCA con Ecclestone, Williams e Tyrrell. Creano un'associazione che fa parte della FIA e che prova a far aumentare i guadagni delle scuderie. E successivamente con la FOCA Mosley dà il là al ‘Patto della Concordia', che dall'inizio degli anni '80 gestisce il lato economico e commerciale della Formula 1.
L'addio alla presidenza della FIA
Nel 1991 Mosley succede a Jean-Marie Balestre e diventa il presidente della FISA che si accorpa alla FIA e viene eletto presidente FIA anche nel 1997, nel 2001 e nel 2005. Chiude la sua carriera a causa di uno scandalo sessuale innescato dal quotidiano inglese News of the World. Nel 2008 è costretto a dimettersi. Il posto di Mosley passa a Jean Todt. Nel 2009 subì un lutto tremendo, morì il figlio Alexander. Nonostante una serie di controversie, Mosley resta uno dei personaggi più importanti della storia della Formula 1, ha ricevuto anche numerosi riconoscimenti, incluso quello di ‘Cavaliere di Gran Croce' dalla Repubblica Italiana.