Molestie, insulti e boati antisportivi, la Formula 1 scopre il lato oscuro del tifo: “Inaccettabile”
È mancato solo il coro "devi morire" che si sente negli stadi di calcio. Ma l'esultanza dei tifosi di Max Verstappen in occasione dell'incidente di Lewis Hamilton è solo la punta dell'iceberg di quel che è accaduto (e sta accadendo) sul circuito di Spielberg, per il Gran Premio d'Austria. La Formula 1 scopre il lato oscuro del tifo, gli aspetti più beceri, pericolosi, inquinati da razzismo, omofobia, insulti misogini, molestie sessuali e atteggiamenti anti-sportivi.
Il boato per il botto del pilota inglese è stato il rovescio della medaglia di un altro paio di episodi altrettanto discutibili, verificatisi in precedenza: le sonore bordate di fischi riservate la settimana prima a Silverstone al campione olandese (con cittadinanza belga), protagonista nel 2021 del duello per il titolo con il britannico (sette volte iridato); la polemica tra piloti nella scorsa edizione del Mondiale a causa della strana ‘euforia' di Hamilton per il fuoripista da brivido che mise fuori causa Verstappen.
E adesso che si corre nel giardino di casa della Red Bull, la squadra di Max, s'è scatenata la marea arancione che colora le tribune del circuito. Le scorie del duello a distanza, che un anno fa si concluse con la beffa all'ultima tappa iridata per l'inglese, rappresentano solo una parte della situazione che agli organizzatori sembra sia sfuggita di mano.
La Formula 1 è intervenuta con un comunicato ufficiale per censurare il clima di intolleranza che è andato ben oltre una rivalità sportiva fuori controllo. Sulle tribune ci saranno commissari di servizio (una sorta di agenti in borghese) che avranno il compito di vigilare sui comportamenti dei tifosi e intervenire laddove vi siano segnalazioni specifiche.
"Abbiamo ricevuto notizie secondo cui alcuni tifosi sarebbero stati oggetto di commenti del tutto inaccettabili da parte di altri sostenitori durante il week-end del Gran Premio d'Austria – si legge nella nota ufficiale della F1 –. "Prendiamo molto seriamente queste questioni, le abbiamo sollevate con gli organizzatori e i responsabili per la sicurezza dell'evento. Tali comportamenti sono inaccettabili e non saranno tollerati".
Una presa di posizione che non fa riferimenti specifici e arriva anche a corredo di quanto avvenuto di recente e dello sfogo di Hamilton dopo lo schianto contro le barriere della sua Mercedes. "Potevo finire in ospedale e il pubblico festeggiava… non scuserò né comprenderò mai un comportamento del genere. È allucinante una cosa del genere, vale per me come per tutti gli altri piloti".