“Michael Schumacher ti riconosce?”: il rispettoso silenzio (e un gesto) dell’amico Jean Todt
Sono passati quasi otto anni dall'incidente sugli sci sulle Alpi francesi che ha costretto la leggenda della Formula 1 Michael Schumacher a vivere 24 ore su 24 sotto costante presidio medico. Da allora, per volontà della famiglia, sono poche le notizie che trapelano sulle reali condizioni di salute del sette volte campione del mondo e pochissime informazioni sono arrivate anche dall'attesissimo documentario prodotto da Netflix .
Al di là della moglie Corinna e dei figli Mick (pilota Haas in F1) e Gina-Maria, sono pochissime le persone che possono andare a trovare a casa il campionissimo tedesco e che dunque conoscono il suo effettivo stato di salute. Tra questi il più assiduo frequentatore di casa Schumacher è l'attuale presidente della FIA Jean Todt, team principal della Ferrari ai tempi del pilota di Hürth e suo grande amico, che lo ha visto l'ultima volta lo scorso 18 ottobre.
Inevitabile dunque che appena se ne ha la possibilità si chiedano al francese notizie sulle condizioni di Michael Schumacher per ragguagliare su ciò i tantissimi tifosi della leggenda della Formula 1, amatissimo in tutto il mondo. E così ha fatto il tabloid inglese Daily Mail che ha intervistato di recente il numero uno della Federazione Internazionale dell'Automobile. Il commento di Todt è laconico: "Posso capire perché la sua famiglia e i suoi amici lo stanno proteggendo, perché dovremmo lasciarlo in pace – ha risposto infatti il francese –. Michael sta combattendo, sta combattendo e possiamo solo sperare che migliorerà".
Il 75enne ha poi aggiunto cosa fa quando va a trovare Michael Schumacher nella sua casa (dopo esser stato per anni nella villa di Gand sul Lago di Ginevra, adesso vive insieme alla moglie alle Baleari in una villa a Maiorca): "Quando vado, sto un bel po' di tempo. Se c'è Corinna ceniamo insieme. Se non c'è, passo del tempo con Michael, ma.." ha proseguito il presidente della FIA lasciando in sospeso la sua risposta.
A questo punto Todt fa capire che non può divulgare ulteriori notizie riguardo a Michael Schumacher e le sue attuali condizioni di salute. Cosa che diventa evidente quando il giornalista gli chiede se il tedesco lo riconosce quando va a trovarlo: il grande amico del sette volte campione del mondo di Formula 1 alza le spalle, muove la mano e sorride senza proferire più alcuna parola. Un rispettoso silenzio che sta a significare che il limite delle informazioni divulgabili, nel rispetto della volontà della famiglia, è stato ormai raggiunto.