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“Mi hanno contattato su Facebook e volevano Valentino Rossi”: com’è arrivato Davide Brivio in Suzuki

Davide Brivio si è appena congedato dalla Suzuki con in tasca il Mondiale piloti e il titolo iridato a squadre della MotoGP per passare in Formula 1 come nuovo Racing Director dell’Apine F1 (Renault). Il 56enne ha svelato un aneddoto riguardo a come è nato il suo rapporto con la squadra giapponese: “In quel periodo lavoravo per Valentino Rossi, il capo progetto della Suzuki mi ha contattato su Facebook perché volevano ingaggiare il Dottore. Lui ha rifiutato e a quel punto mi hanno detto se io ero interessato a gestire la nuova squadra”.
A cura di Michele Mazzeo
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Davide Brivio quest'anno sarà il Racing Director della Alpine F1, nuovo nome con cui la Renault si presenterà ai nastri di partenza del Mondiale 2021 di Formula 1. Il 57enne lombardo dopo una lunga militanza in MotoGP passa dunque alle quattro ruote per gestire il muretto della scuderia francese e lo fa dopo aver portato la Suzuki alla conquista del titolo piloti con Joan Mir e a squadre al termine di un percorso di crescita durato sette anni. Il manager brianzolo infatti è stato il team manager della squadra nipponica nella classe regina del Motomondiale fin dal suo ritorno alle competizioni avvenuto nella stagione 2015. Una bella storia dunque conclusasi con due allori e un addio tanto repentino quanto inaspettato per tentare l'esperienza in Formula 1.

Una storia però, quella tra Davide Brivio e la Suzuki, nata quasi per caso come ha rivelato lo stesso manager italiano in un'ultima intervista rilasciata al sito ufficiale della MotoGP. Il classe '63 nato a Monza infatti ha raccontato il primo approccio avuto con la casa nipponica, avvenuto sulla chat di Facebook, e che in realtà aveva come obiettivo l'ingaggio come pilota di Valentino Rossi, del quale Brivio in quel momento curava gli interessi.

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"Quando ho lasciato la Yamaha, ho lavorato per Valentino Rossi – ha infatti raccontato Davide Brivio a motogp.com – Mi sono preso cura dei suoi affari personali, dei contratti e così via. Un giorno – ha proseguito il brianzolo – Shinichi Sahara (project leader della Suzuki in MotoGP, ndr) mi ha contattato su Facebook, il che è una cosa molto strana perché in realtà non uso mai Facebook. Ho un profilo, ma ancora non so come usarlo. Ho effettuato l'accesso e controllato i messaggi perché avevo un paio di notifiche.

È stato allora che ho notato il nome Sahara, quindi ho guardato il messaggio: mi chiedeva – ha poi aggiunto – cosa avrebbe fatto Valentino Rossi, quali erano le sue intenzioni per il futuro perché mi ha detto che volevano tornare in MotoGP nel 2014 e voleva sapere se Valentino fosse interessato a guidare per la Suzuki. Così – ha continuato l'attuale Racing Director dell'Alpine F1 – ho parlato con Valentino, ma non pensava che fosse così interessante perché voleva andare in Yamaha. Quindi ho gentilmente risposto a Sahara che Valentino non era interessato. E poi – ha infine concluso Brivio – abbiamo iniziato a parlare perché mi ha chiesto: ‘Se costruissimo una squadra in Italia, saresti interessato?' E ho risposto che potevo essere interessato". Il resto è storia della MotoGP con Davide Brivio che ha iniziato ufficialmente alla Suzuki il 1 aprile 2013 e si è salutato alla fine del 2020 con in tasca il Mondiale piloti e quello riservato ai team.

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