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Mercedes imbizzarrita in Bahrain, la W13 preoccupa parecchio: “Non sappiamo quanto ci vorrà”

Preoccupazione in casa Mercedes dopo la prima gara del Mondiale di Formula 1 2022: diversi i problemi sulle W13 di Hamilton e Russell in Bahrain e la soluzione sembra essere ancora lontana.
A cura di Michele Mazzeo
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A leggere l'ordine d'arrivo del GP del Bahrain con Lewis Hamilton sul gradino più basso del podio e George Russell immediatamente alle sue spalle al traguardo sembrerebbe che la Mercedes abbia già risolto gli enormi problemi palesati dalla W13 Evo ("senza pance") in queste prime uscite in pista nel Mondiale di Formula 1 2022, ma basta vedere gli episodi e il comportamento della vettura sul tracciato di Sakhir per capire che a Brackley sono ancora ben lontani dall'aver trovato una soluzione definitiva.

La Ferrari, dominatrice del primo GP dell'anno con la doppietta firmata da Leclerc e Sainz, ma anche la Red Bull, il cui risultato è pesantemente condizionato dai due clamorosi ritiri di Verstappen e Perez nei giri conclusivi della gara, hanno macchine con prestazioni ad oggi nettamente superiori a quelle della scuderia tedesca in termini di potenza e bilanciamento. Lo si è visto in qualifica, dove Hamilton ha chiuso a sei decimi dal poleman e Russell addirittura un secondo più dietro del compagno di squadra.

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Ma lo si è visto soprattutto in gara con i due alfieri della Mercedes che, prima della safety car uscita in pista dopo l'incidente a Gasly che ha riunito il gruppo, avevano un ritardo di oltre 50 secondi dal leader momentaneo della corsa, ossia il ferrarista Leclerc. Ma la causa di questo enorme gap con Ferrari e Red Bull non è da ascrivere solamente ad una questione di scarso ritmo.

I due piloti infatti a Sakhir hanno dovuto fare i conti con un W13 Evo imbizzarrita, difficile da tenere in pista e con ancora evidenti problemi di "porpoising" in rettilineo che, come ha spiegato George Russell dopo la gara, rallentano di molto sul dritto e in curva la vettura e influiscono anche sul degrado delle gomme:

"Questi rimbalzi dettati dal ‘porpoising' che accusiamo lungo il rettilineo ti rallentano perché sembriamo ancorati al terreno piuttosto che proiettati in avanti. Ha influito parecchio sulle gomme perché in ogni zona di frenata stai rimbalzando e le posteriori saltano perché la macchina è così instabile" ha infatti detto il giovane britannico dopo il GP del Bahrain aggiungendo poi che secondo lui questi problemi gravano sul tempo al giro "per il 50% in rettilineo e per il 50% in curva".

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A preoccupare ancor di più il giovane compagno di squadra di Lewis Hamilton è il fatto che al momento a Brackley non siano riusciti a trovare una soluzione ai problemi della W13 "senza pance" (e difficilmente lo faranno in tempo per il GP dell'Arabia Saudita e, probabilmente, anche per il successivo GP dell'Australia): "Crediamo tutti di poter risolvere il problema, ma davvero ancora non sappiamo come e neanche quanto tempo ci vorrà" ha difatti chiosato un preoccupatissimo George Russell che, al suo primo anno in Mercedes, si ritrova a vivere un piccolo incubo con una macchina che, contrariamente alle attese, almeno per questo inizio di stagione, non gli consente di poter lottare per le prime posizioni.

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