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Mercedes costretta a ospitare il nemico in casa: la mossa geniale della Red Bull all’asta benefica

Situazione paradossale per la Mercedes F1 che dovrà aprire le porte della sua fabbrica al rivale Christian Horner: il team principal della Red Bull si è infatti aggiudicato un tour guidato nel quartier generale di Brackley ad un’asta di beneficenza.
A cura di Michele Mazzeo
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La storia della Formula 1 è piena zeppa di spy-story: da sempre infatti i team tentano scoprire cosa bolle in pentola nelle fabbriche degli avversari per trarne vantaggio in un mondo in cui anche un piccolo dettaglio può fare un'enorme differenza. Ma fino ad oggi non era mai accaduto che prima di un Mondiale una scuderia fosse costretta ad ospitare la più grande rivale nel proprio quartier generale. Questa infatti è la paradossale situazione in cui si trova adesso la Mercedes che dovrà aprire le porte della sua fabbrica al più grande "nemico" attuale, ossia il team principal della Red Bull Christian Horner.

Come fatto dalla scuderia austriaca infatti anche quella tedesca nell'asta di beneficenza andata in scena a corredo degli Autosport Awards ha messo in palio un tour guidato all'interno della propria fabbrica. Ma se ad accaparrarsi il tour nella sede Red Bull è stato un anonimo appassionato, nel momento in cui è stato rivelato colui che si è aggiudicato la visita guidata nella sede di Brackley della Mercedes ci si è trovati di fronte ad un'inattesa sorpresa. Ad acquistare il tour è stato infatti Christian Horner che se lo è aggiudicato con un'offerta da 4.000 sterline.

Non è dato sapere se e quando il team principal della Red Bull vorrà effettuare la visita guidata all'interno della fabbrica della scuderia con cui nello scorso Mondiale di Formula 1 ci si è giocati i titoli iridati fino all'ultimo giro dell'ultimo gran premio. Qualora decidesse di riscattare il suo "premio" sarà curioso vedere anche come si comporteranno gli acerrimi rivali della Mercedes: chissà se vi sarà la stessa atmosfera da far west respiratasi ad Abu Dhabi dopo il concitato finale della gara sul circuito di Yas Marina quando il numero uno della squadra austriaca si presentò nel motorhome degli avversari alla ricerca del collega Toto Wolff.

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