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Mercato auto, aumentano le vetture elettriche in Europa: il Covid non ferma la mobilità a batterie

Sale al 7,2% la quota delle auto elettriche in Europa nel secondo trimestre del 2020 falcidiato dal coronavirus. Nel Vecchio Continente inizia ad essere consistente la diffusione delle vetture a batterie che triplicano il dato rispetto allo stesso trimestre del 2019. Calano invece auto a benzina e diesel, ma nel complesso anche le immatricolazioni delle nuove auto a carburante alternativo con l’Italia fanalino di coda.
A cura di Michele Mazzeo
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La pandemia di coronavirus non ferma la mobilità elettrica, che anzi cresce in Europa. Ma non alla stessa velocità in tutti i Paesi. L'emergenza sanitaria globale legata alla diffusione del Covid-19 ha infatti notevolmente rallentato le vendite di auto a benzina e diesel, ma non ha avuto lo stesso effetto sul mercato delle auto green. Questo è quanto emerge dai dati Acea, l'Associazione dei costruttori automobilistici europei,  dopo aver analizzato il mercato dell'auto dell'Ue nel "tragico" secondo trimestre del 2020.

Secondo l'Acea dunque le chiusure dei mercati europei per la pandemia hanno colpito principalmente il mercato delle auto ad alimentazione "tradizionale" (che comunque  valgono ancora l'80% dell'intero mercato). Come era prevedibile anche il dato riguardante le immatricolazioni totali delle nuove auto a carburante alternativo in Europa è in calo nel secondo trimestre rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Ma a risaltare è la quota delle auto elettriche nell'intero mercato del Vecchio Continente che nel secondo trimestre del 2020 si è attestata al 7,2% (percentuale triplicata rispetto al 2,4% fatto registrare nello stesso trimestre del 2019).

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Ma, come detto, non tutti i Paesi europei viaggiano alla stessa velocità per quanto riguarda le auto green. Uno dei peggiori dati è infatti quello dell'Italia: con sole 56mila auto con carburante alternativo immatricolate (-30,2%) a pesare sul calo generale è stato difatti principalmente il mercato italiano. Una tendenza che con l'introduzione degli ecobonus e degli altri incentivi inseriti nel Decreto Rilancio disponibili dallo scorso 1° agosto (a cui si può accedere fino al 31 dicembre), il Governo del Belpaese spera di invertire presto.

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