Mazepin litiga pure con Hamilton e Raikkonen e si sfoga: “La Formula 1 è un mondo ipocrita”
Avvio di stagione molto complicato per Nikita Mazepin che ha iniziato con il piede sbagliato la sua avventura in Formula 1. Un paio di errori iniziali e poi tante incomprensioni, avute di fatto con più di mezza griglia. L'ultimo weekend è stato piuttosto negativo, in gara gli è stata esposta la bandiera bianca e nera, ma soprattutto venerdì, nelle libere, si è scontrato con due mostri sacri di questo sport: Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. Il russo però non ci sta e si difende dicendo che a lui nessuno gli ha spiegato le regole.
Le accuse di Hamilton e il dito medio di Raikkonen
Il sette volte campione del mondo raramente perde la calma, ma si è spaventato venerdì quando in Austria ha rischiato l'incidente durante le libere, con Mazepin sono andati vicinissimi al contatto, nel team radio Hamilton ha detto: "Vaff. era troppo vicino". Prima ancora però il pilota della Haas ha avuto un'incomprensione con Kimi Raikkonen, il grande vecchio del circuito, che anche quando era un ragazzo non aveva mezze misure e peli sulla lingua. Il finlandese dopo aver superato Mazepin gli ha mostrato il dito medio.
Mazepin furioso: "Sono un debuttante nessuno parla con me"
Alle tante critiche piovutegli addosso il russo della Haas ha risposto in modo tagliente e ha spiegato perché avrebbe commesso degli errori, il condizionale è d'obbligo per lui. Perché Mazepin dice che nessuno gli ha spiegato le nuove regole:
Tutti hanno creato un grosso problema in un momento in cui non sapevo molto sulle qualifiche. È stata la prima volta che scendevo in pista con questo accordo. Nessuno ne aveva parlato con me in un briefing, dato che sono un debuttante, né penso che se ne discuterà in un incontro. Penso che la Formula 1 sia un mondo molto ipocrita, perché se hai un grande nome con molti titoli, le azioni sono meno criticate rispetto a chi non ha un simile palmares. Nel briefing con i piloti il direttore di gara aveva stabilito nuove regole, dicendo che si poteva prendere la posizione in pista alla curva 8 e non era permesso rallentare alle curve 9 e 10. Il contrario di ciò che è accaduto tra Alonso e Vettel. Ogni pilota è umano, tutti possono essere sorpresi da un episodio.