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Maya Weug vince FIA Girls on Track ed entra nella Ferrari Driver Academy

Maya Weug è la prima donna che diventa pilota della Ferrari. Weug ha 16 anni, è metà belga e metà olandese ma soprattutto è un grande talento e da oggi fa parte della Ferrari Driver Academy e un giorno magari sarà pure lui in Formula 1. Dalla Driver Academy sono passati Leclerc, Perez e Stroll.
A cura di Alessio Morra
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Maya Weug è la prima pilota donna della Ferrari. Questa ragazza di 16 anni, metà belga e metà olandese che vive in Spagna, ha vinto il programma ideato con la FIA in collaborazione con la Ferrari e farà parte del programma giovanile del team di Maranello. E ora proverà ad arrivare in Formula 1, come hanno fatto già tanti piloti della Driver Academy.

Maya ha vinto Girls on Track

Di concerto con la FIA, la Ferrari ha dato vita a una sfida ‘Girls on Track' con cui sarebbe stata scelta la prima pilota donna della Ferrari. Maya Weug correrà così in Formula 4 nella stagione 2021 e ha avuto la meglio su due pilote brasiliane Julia Ayoub e Antonella Bassani e sulla francese Doriane Pin. Quando ha saputo di aver vinto, nella cerimonia tenuta rigorosamente online, ha detto: ‘Oh my God'.

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L'idolo Leclerc

Si è definita grande appassionata e sopratutto molto competitiva. Maya Weug ha iniziato a correre quando aveva 7 anni, l'ispirazione l'ha avuta dal papà, a cui chiese in regalo un kart e dopo averlo ricevuto non si è fermata più. Weug ha detto di avere come idolo Charles Leclerc: "Lo seguo da tempo, è regolare, veloce, è uno dei migliori in F1".

Ora Maya Weug inizia a inseguire la F1

Potrebbe essere lei la prima pilota a correre in Formula 1 dai tempi di Giovanna Amati, l'ultima a disputare un weekend di gara nel 1992. Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari, che è stato al ponte di comando già al muretto Ferrari nel Mondiale 2020 in Turchiae che è il responsabile dell'Academy, ha detto belle parole per tutte e quattro le finaliste:

Guardando al livello delle ragazze che stanno arrivando, sono sicuro che non manca molto perché una torni in Formula 1. Ma la cosa più importante è vedere che aumenta il desiderio di partecipazione. Sono rimasto impressionato dalle loro qualità: alle tre che non hanno vinto abbiamo deciso di concedere un test Gt per il Ferrari Challenge.

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