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Max Verstappen spara a zero sulla Formula 1: “É un circo e noi siamo clown, così mi sento perso”

Il pilota olandese spara a zero contro il mondo della Formula 1, critica una serie di regole e propone delle modifiche sia alla Sprint Race che al Parco Chiuso.
A cura di Alessio Morra
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Che non ha peli sulla lingua lo ha fatto capire sin da quando è arrivato in Formula 1, così è stato anche per altri grandi campioni del passato. Ma probabilmente nessuno si era mai espresso in modo così tagliente come ha fatto Max Verstappen che nonostante abbia vinto tre titoli in fila non ama il mondo in cui vive: "Mi sento perso, qui è come un circo. Sembriamo dei clown".

Verstappen ha vinto gli ultimi tre Mondiali di Formula 1, il primo in modo piuttosto controverso gli altri due li ha dominati in un lungo e in largo. Max sta battendo record su record e considerati i 26 anni può frantumarli tutti. Nel suo futuro vede tante altre vittorie, ma vorrebbe anche vivere in un circus differente. Nell'intervista rilasciata a Auto Motor und Sport il campione della Red Bull ha usate parole durissime sul mondo della Formula 1: "Arrivo a chiedermi quali siano le regole ora. Mi sento perso, è come un circo. Ora è al 99% show e all'1% evento sportivo, sembravamo dei clown. Non è che provi grandi emozioni, intendo, non mi piace. Io mi concentro sempre sul lato delle prestazioni in pista, non mi piacciono tutte le cose intorno".

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Nel mirino dell'olandese ci sono le Sprint Race, che non ha mai amato e non ha mai fatto mistero di questo: "Ho sempre detto che capisco il lato commerciale, ma il mio punto di vista è quello di un pilota puro. Secondo me la Sprint toglie un po’ di magia: da bambino, quando accendevo la tv, mi chiedevo cosa sarebbe successo in gara. Vedendo una Red Bull, una Mercedes e una Ferrari sulla griglia ci si chiede come andrà a finire. E invece la Sprint permette di sapere cosa succederà più o meno il giorno dopo, a meno di circostanze particolari, come un cambiamento del meteo. Questo toglie tensione". 

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Verstappen cambierebbe pure un'altra regola, il pilota vorrebbe abolire il Parco Chiuso, che impedisce alle vetture di modificare il setup dopo le prove del venerdì: "Se si sbaglia, si resta intrappolati in quel setup per il resto del weekend. È uno schifo. Ci è successo l’anno scorso in Brasile. E nemmeno i weekend positivi di quest'anno mi hanno soddisfatto del tutto. Una volta presa una strada sbagliata, non si può più uscirne. Se si vuole continuare con le Sprint, credo si debbano apportare cambiamenti. Per esempio farei un Parco Chiuso di sabato e un altro di domenica".

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