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Max Verstappen minaccia di lasciare la Formula 1: “Per me basta”. Cosa è successo

Clamorose dichiarazioni di Max Verstappen al termine del GP di Singapore, il tre volte campione del mondo con la Red Bull minaccia di lasciare la Formula 1: “Per me, ad un certo punto, basta. Smettere non è un problema”. Lo sfogo contro la FIA: “Anche gli altri piloti la pensano come me, è tutto stupido”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Da Singapore arrivano le clamorose dichiarazioni di Max Verstappen al termine del GP di Formula 1 in cui il tre volte campione del mondo è arrivato secondo alle spalle di Lando Norris, sempre più scatenato con la sua McLaren. Verstappen minaccia senza mezzi termini di lasciare tutto il baraccone e ritirarsi, un avvertimento che scoppia tra le mani della FIA e coinvolge il pilota più dominante di questa epoca al volante della Red Bull: "Per me, ad un certo punto, basta. Le corse continueranno sicuramente e anche la Formula 1 continuerà senza di me. Per me smettere non è un problema". Il casus belli che ha fatto tracimare la rabbia del 26enne belga-olandese è stata la condanna ad alcuni "lavori socialmente utili" comminatagli in seguito all'uso di una parolaccia nel corso della conferenza stampa di giovedì a Singapore.

Max Verstappen sul podio del GP di Singapore assieme agli alfieri Mc Laren
Max Verstappen sul podio del GP di Singapore assieme agli alfieri Mc Laren

Perché Verstappen minaccia di lasciare la Formula 1: cosa è successo

Verstappen aveva detto "la mia macchina era fottuta" ("I knew the car was fucked"), riferendosi alle qualifiche del Gran Premio precedente in Azerbaigian. Una singola parolaccia – pronunciata nella conferenza stampa ufficiale – che aveva infranto l'articolo 12.2.1.k del Codice Sportivo Internazionale della FIA, quello relativo "cattiva condotta", andando contro il divieto di usare un linguaggio "volgare e maleducato" nelle sessioni ufficiali con i media.

La dichiarazione emanata dalla FIA sulla questione ha reso noto che Verstappen – convocato all'uopo dai commissari del circuito di Marina Bay – "ha spiegato che la parola usata è di linguaggio comune così come l'ha imparata, l'inglese non è la sua lingua madre". Questo tuttavia non è stato considerato una scusa valida dalla Federazione Internazionale e di conseguenza Verstappen è stato "obbligato a svolgere un lavoro di interesse pubblico in coordinamento con il Segretario generale per lo sport della FIA". Gli è stato dunque assegnato un servizio da svolgere per la comunità.

Verstappen attacca la FIA senza mezzi termini
Verstappen attacca la FIA senza mezzi termini

Paradossalmente, la parolaccia che ha portato alla sanzione a Verstappen è stata pronunciata dall'alfiere della Red Bull appena pochi giorni dopo che il presidente della FIA Mohamed Ben Sulayem aveva espresso preoccupazione per le parolacce dette dai piloti nei team radio durante le gare, con annessa richiesta di un giro di vite e maggiore severità al riguardo. E beffardamente Max stava proprio spiegando ai giornalisti – con quella frase poi punita a Singapore – i motivi del suo disaccordo con la posizione del boss della FIA, finito nel mirino anche di Lewis Hamilton con accuse di razzismo per il suo paragone tra i piloti – col loro linguaggio sempre più scurrile – e i rapper.

Lo sfogo del pilota della Red Bull: "Per me, ad un certo punto, basta. Smettere non è un problema"

"Non credo di aver mai avuto un brutto rapporto con la FIA – attacca Verstappen nel suo sfogo ai giornalisti dopo la fine del GP di Singapore – Quest'anno ho anche fatto volontariato con gli steward junior, ho concesso loro un'intera intervista di mezz'ora e ho anche cercato di aiutare con ogni genere di cose. Se mi chiedevano qualcosa, dicevo ‘ok, va bene'. E poi vieni trattato così… semplicemente non funziona così".

Da qua si passa alla minaccia di lasciare la Formula 1, se questo è il clima di censura che si respira: "Queste cose determinano sicuramente anche il mio futuro. Quando non puoi più essere te stesso e quando devi affrontare tutte queste cose stupide… Adesso sono in una fase della mia carriera in cui non vuoi nemmeno più preoccuparti di tutte queste cose. È solo molto stancante. Ovviamente è bello avere successo e vincere gare, ma quando hai già ottenuto tutto ciò, quindi quando hai vinto gare e campionati, allora vuoi solo divertirti. Ovviamente tutti in questo paddock stanno spingendo al limite, anche in fondo alla griglia. Ma quando devi affrontare tutte queste cose stupide, non è il modo per me di continuare a praticare questo sport".

Max sostiene che gli altri piloti di Formula 1 sono tutti con lui
Max sostiene che gli altri piloti di Formula 1 sono tutti con lui

Gli chiedono allora se anche la FIA sia a conoscenza di questa opinione, e quindi del rischio di perdere Verstappen, al che Max risponde ancora più esplicito sul suo possibile addio, come riferisce Motorsport: "Oh, non so quanto seriamente la prendano. Ma per me, ad un certo punto, basta. Le corse continueranno sicuramente e anche la Formula 1 continuerà senza di me. Ma d'altro canto questo vale anche per me, smettere non è un problema". In ogni caso, Verstappen chiarisce che non cambierà il suo modo di essere: "Rimarrò sempre me stesso e non cambierò nemmeno il modo in cui mi comporto qui".

Verstappen rivela che gli altri piloti la pensano come lui: "Vogliono farci diventare robot"

L'olandese allarga poi il discorso e aggiunge che le cose non stanno andando nella giusta direzione per la Formula 1 nel suo complesso: "In ogni caso, tutto questo va nella direzione sbagliata. Se non puoi essere davvero te stesso, allora è meglio non parlare affatto. In fondo, questo è quello che nessuno vuole, perché poi i piloti diventano una specie di robot. Non è così che dovrebbe essere in questo sport".

Secondo l'attuale leader del Mondiale, anche gli altri piloti di Formula 1 la pensano allo stesso modo: "Ho messo la dichiarazione della FIA nell'app del gruppo GPDA (la Grand Prix Drivers' Association, ndr) e tutti hanno riso un po'. ‘ Che diavolo sta succedendo qui?', è stata la risposta. È semplicemente molto stupido".

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