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“Max Verstappen forgiato dall’invidia di papà Jos per Schumacher”: il retroscena svelato da Watson

Il team manager AlphaTauri Graham Watson ha svelato un retroscena riguardo ai tempi in cui Jos Verstappen e Michael Schumacher erano compagni di squadra alla Benetton: l’invidia provata dall’olandese in quella circostanza sarebbe stata decisiva nella decisione di forgiare duramente il figlio Max Verstappen fin da piccolo per prepararlo alla carriera in Formula 1.
A cura di Michele Mazzeo
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Il legame tra il dominatore dell'attuale Formula 1 Max Verstappen e il leggendario Michael Schumacher (che l'olandese chiama ‘Zio Michael') è cosa nota data l'amicizia tra il tedesco e papà Jos che si frequentavano fuori dalla pista con le rispettive famiglie. Ma secondo Graham Watson, uno che conosce bene sia Max (essendo il team manager della Toro Rosso al momento del suo esordio in F1) che il rapporto da compagni di squadra tra Jos e Schumi (avendo avuto in quegli anni un trascorso alla Benetton), quest'ultimo non sarebbe stato così idilliaco e avrebbe influito sulla decisone di Jos di forgiare duramente il figlio fin da piccolo in vista della sua avventura nel Circus.

"Penso che Jos ritenesse che Michael Schumacher avesse materiale migliore e fosse favorito. Ho avuto l’impressione che Jos avesse difficoltà ad accettarlo perché anche lui era un pilota molto dotato" ha difatti raccontato alla rivista olandese Formule 1 l'attuale team manager dell'AlphaTauri rivelando dunque un'invidia di fondo dell'olandese nei confronti di quello che sarebbe poi diventato il pilota più titolato della storia della Formula 1 (oggi al pari di Lewis Hamilton).

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Secondo Watson il diverso modo in cui veniva trattato Michael Schumacher dal suo capo squadra dell'epoca è stato determinante per la forma mentis poi imposta al figlio da Jos Verstappen: "Flavio (Briatore, ndr) aveva un forte legame con Michael, sia dal punto di vista sportivo che personale. Ecco perché penso che Jos abbia impresso a Max molto presto che la prima cosa da fare è annientare i propri compagni di squadra. E lo abbiamo visto negli ultimi anni" ha difatti aggiunto l'esperto neozelandese.

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Secondo Watson in quel caso Jos Verstappen imparò la regola aurea del motorsport: "Devi essere l'uomo attorno al quale ruota tutta la squadra. Non credo che Jos sia stato trattato equamente alla Benetton. E questo ha in parte fatto sì che Max comprendesse molto bene un aspetto della F1, l'importanza di avere la migliore attrezzatura. Poi il talento avrebbe fatto il resto. E lo si vede anche ora con Max: prima batte il compagno di squadra, poi vince il titolo" ha infatti chiosato Watson secondo l'insaziabilità sportiva di Max Verstappen sarebbe indirettamente figlia del leggendario Michael Schumacher.

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