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Max Verstappen è campione del mondo della Formula 1 2023! In Qatar vince il terzo titolo

Max Verstappen è campione del mondo per la terza volta. Il pilota olandese ha dominato la stagione 2023 e ha trionfato con sei gare d’anticipo. A Verstappen è bastato il secondo posto nella Sprint Race del Qatar.
A cura di Michele Mazzeo
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Max Verstappen ha vinto il Mondiale di Formula 1 2023 con sei gare ancora da disputare. Il secondo posto ottenuto nella Sprint Race del GP del Qatar (dietro a uno straordinario Oscar Piastri) è infatti bastato al 26enne della Red Bull per laurearsi matematicamente campione del mondo F1 per la terza volta consecutiva al termine di una stagione che lo ha visto assoluto dominatore. Eguagliato dunque quanto fatto da Michael Schumacher nel 2002 anch'esso vincitore del titolo con sei round d'anticipo.

Basterebbero i numeri collezionati fin qui in questo campionato per descrivere la cavalcata solitaria del pilota di Hasselt che raggiunge nell'albo d'oro leggende del Circus come Ayrton Senna, Niki Lauda, Nelson Piquet, Jackie Stewart e Jack Brabham a quota tre allori. Tredici gare vinte di cui dieci di fila (come mai nessuno prima d'ora era riuscito a fare), quindici volte sul podio con un'unica debacle (a Singapore), dieci pole position (l'ultima proprio venerdì in Qatar), per sette volte autore del giro più veloce in gara e due vittorie e un terzo posto nelle tre Sprint Race prima di quella andata in scena oggi a Losail.

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Numeri che da soli probabilmente basterebbero a far entrare Max Verstappen nel gotha della Formula 1, ma che hanno bisogno di un ulteriore corollario per rendere effettivamente merito a quanto di straordinario fatto nel corso di questo campionato che lo consacra tra i più grandi di questo sport. Già, perché dopo aver vinto il primo titolo all'ultimo giro dell'ultima gara nel 2021, aver vinto il secondo alloro nel 2022 lottando per metà campionato con la Ferrari di Leclerc, in questo 2023 ha dovuto lottare con l'avversario più complicato da battere: se stesso e la pressione di dover vincere sempre dettata da una Red Bull indiscutibilmente apparsa superiore a tutte le altre monoposto in pista fin dal primo GP dell'anno. E dunque lo ‘zero' alla casella "gravi errori commessi" è il numero che più di tutti sorprende.

L'irruente e istintivo Max Verstappen visto ad inizio carriera e, seppur in tono minore, anche nelle stagioni in cui ha centrato i suoi due primi titoli iridati si è trasformato nel pilota più regolare della griglia capace anche di capire quando è il momento di spingere e quando è invece quello di alzare il piede dall'acceleratore (il fatto che nelle poche volte in cui è partito dal centro griglia non si sia lasciato prendere dalla smania di una rimonta immediata ma si sia prima assicurato di tenersi lontano dai guai negli attimi più concitati ne è il più fulgido esempio).

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Riguardo allo stile di guida è un po' come se nel corso di questo ultimo campionato in lui si sia completata una metamorfosi che, con le dovute proporzioni, dall'essere un novello James Hunt lo ha portato a diventare un nuovo Niki Lauda. Una metamorfosi graduale che solo i più grandi di questo sport sono riusciti a completare nel corso della propria vita sportiva e che, anche in virtù dell'ancora giovane età anagrafica, lascia pensare che quello appena conquistato potrebbe non essere il suo ultimo titolo di una carriera in Formula 1 che già così è impressionante ma che ha tutti i crismi per poter divenire leggendaria.

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