Marquez in pista ad Austin dopo il terribile incidente: “Il nervo dell’occhio si è spostato”
La sua memoria ha rimosso ogni cosa. Marc Marquez ricorda solo che sulla pista di Mandalika, in Indonesia, ha preso una delle più brutte cadute della carriera durante quel warm-up in cui ha rischiato la vita perché all'improvviso il posteriore ha perso aderenza ed è stato sbalzato dalla moto, scaraventato sul circuito come un manichino di un crash-test. L'incidente e l'impatto sull'asfalto gelarono il sangue nelle vene: il colpo preso alla testa gli ha lasciato conseguenze fastidiose, preoccupanti che lo hanno costretto a fermarsi e a rinunciare alla tappa del Mondiale in Argentina. "Ho sbattuto la testa così forte che il nervo dell'occhio si è spostato e la diplopia è tornata – ha ammesso il campione spagnolo in conferenza stampa -. È un rischio che correrò fino al termine della carriera, ma la passione è più forte della paura e sono pronto a mettermi in gioco".
Tutto il resto è come fosse stato risucchiato in un buco nero. S'è spenta la luce, ogni tanto a squarciare il buio di quei momenti arrivano flashback di memoria improvvisi. E ne resta accecato. Nella sua testa la sequenza delle immagini a un certo punto salta, gli manca un pezzo e lo confessa a cuore aperto nel giorno in cui inizia ufficialmente il prossimo week-end della MotoGp. "In realtà non ricordo molto – ha aggiunto Marquez -. Ho rivissuto tutto attraverso i video e le immagini. L'Indonesia è stata una delle tappe peggiori per me perché sono finito per terra troppe volte e non ne capivo il motivo".
Ad Austin, in occasione del Gran Premio delle Americhe, il "cabroncito" torna in pista. I suoi medici hanno dato responso positivo, perché possa scorrazzare in sella alla Honda però dovrà attendere il via libera definitivo del controllo ufficiale. "Sono felice di essere tornato così in fretta. Questa volta sono stato fortunato, perché il problema alla vista è stato meno grave rispetto a quello dello scorso anno". Marquez correrà (anche) contro le sue paure. Ne ha ma ha imparato a conviverci, a ricacciarle in qualche angolo remoto con la forza della passio e la voglia di non arrendersi. "Ho fatto un nuovo controllo medico, ho provato a salire sulla moto, non ho avuto problemi e se non hai problemi significa che puoi, che devi correre".
Il Circuito delle Americhe può essere il posto giusto per lasciare tutto alle spalle e riannodare i fili del Mondiale di MotoGp che si sono spezzati, Marquez ci va cauto anche se i numeri sono dalla sua parte. "Ho vinto sette volte su questo circuito, che è uno dei miei preferiti – ha concluso l'iberico -. Ma adesso l'obiettivo è ritrovare quel feeling con la moto, quella sicurezza che ho perso dopo tutte quelle cadute in Indonesia".