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Marquez in lacrime al Sanchsenring: “È stato uno dei momenti più difficili della mia carriera”

Marc Marquez è tornato alla vittoria nel GP di Germania dopo 581 giorni dall’ultimo successo (nel 2019, Comunità Valencia), un anno di pandemia e l’infortunio all’omero del braccio destro che non gli ha dato tregua. Prima ha cancellato Espargaro poi ha resistito a Oliveira: “Quando ho visto qualche goccia di pioggia tra il quarto e quinto giro ho capito che sarebbe stata la mia gara. E ho iniziato a spingere”.
A cura di Maurizio De Santis
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Alla vigilia del Gran Premio di Germania, Marc Marquez aveva detto che arrivare tra le prime cinque posizioni sarebbe stato un ottimo risultato. Lo ha vinto prendendo qualche rischio quando s'è accorto che qualche gocciolina di pioggia ha inumidito la pista e l'ha resa insidiosa. Per lui è stato un segno del destino: ha annusato l'asfalto bagnato e lasciato che il richiamo della foresta, l'istinto facessero il resto. Dopo 581 giorni dall'ultima vittoria (nel 2019, Comunità Valenciana), dopo un anno di pandemia e infortunio all'omero del braccio destro a Jerez (nel 2020) che ne ha messo a rischio perfino la carriera, lo spagnolo s'è ripreso il posto che merita in vetta alla MotoGp.

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Non è stata vittoria come le altre. Marquez è sceso dalla Repsol Honda, ha alzato lo sguardo e le braccia al cielo poi s'è inginocchiato sulla ghiaia e ha reso grazia al dio delle moto che è stato benevolo con lui, audace e bravo. Le cadute precedenti sono solo un brutto ricordo. Il Sachsenring, la pista di cui è re indiscusso, lo ha aiutato a lasciare tutto alle spalle. E quando è salito sul podio, più in alto di tutti, ha pianto. Assieme alle lacrime ha tirato fuori ogni cosa: paura, angoscia, attesa e quella sensazione frustrante di non riuscire a essere di nuovo, subito al top, come una volta. L'incubo a occhi aperti è finito

Quello di oggi è stato uno dei momenti più importanti e difficili della mia carriera – ha ammesso lo spagnolo nelle interviste del dopo gara -. Non era facile da un punto di vista mentale ma ho sentito che era il momento giusto per provarci. Quando ho visto qualche goccia di pioggia tra il quarto e quinto giro ho capito che sarebbe stata la mia gara. E ho iniziato a spingere. In quel momento m'è venuto in mente tutto quello che è successo in quest’ultimo anno ma ce l'ho fatta.

Dalla quinta casella in griglia alla vetta che non ha più mollato. Prima ha visto la sagoma di Espargaro che scompariva negli specchietti poi ha tenuto testa alla rimonta di Miguel Oliveira, gestendo le forze, la moto e la condotta di gara alla sua maniera. Alla Marquez. Al campione che è tornato, finalmente.

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