Marquez fa un’ammissione insolita su Rossi, cita una classifica: “Lì non posso esserci”
Parole al miele per Valentino Rossi. Quasi si fa fatica a crederci quando di scopre che a pronunciarle sia Marc Marquez, il più acerrimo rivale del Dottore. "Probabilmente è il migliore di tutti", è l'insolita, strana ammissione fatta durante l'intervista a El Chiringuito de Jugones, nel podcast El Cafelito. Ma è proprio il pilota spagnolo? Sì, non c'è dubbio. E forse una spiegazione c'è dietro questa sorta di captatio benevolentiae.
La motivazione è astuta, considerata l'aria che tira per il futuro: dall'anno prossimo sarà in sella alla Ducati accanto a Francesco ‘Pecco' Bagnaia che di VR46 è molto che un amico, alla luce del rapporto che c'è il campione di Tavullia. Allora è meglio tenere un basso profilo, evitare di lasciarsi trascinare nelle schermaglie verbali che spesso hanno scandito i confronti a distanza con Rossi, che dal 2015 in poi (dopo quel duello rusticano in Malesia) ha messo un croce nera sul nome dell'iberico. Riusciranno mai a fare la pace mettendo da parte incomprensioni e vecchie ruggini?
Marquez depone le armi: "Non m'interessa fare la guerra con Valentino"
Una cosa è certa, all'ex Honda non interessa alzare i toni e lo premette chiaramente prima di arrivare al nocciolo della questione: "Non ho alcun interesse a fare la guerra con Valentino – ha aggiunto Marquez – tanto più che, non appena parliamo l'uno dell'altro, basta una piccola parola fupri posto per sollevare un polverone. Si litiga sempre in due, io adesso non voglio litigi e nemmeno penso che ne voglia lui. Sono ancora un pilota in attività e ho voglia di concentrarmi su ciò che accade in pista". All'orizzonte lo attende una sfida ambiziosa e stimolante: riuscire a vincere il settimo titolo iridato in MotoGp, il nono in assoluto della carriera che porterebbe il talento di Cervera a braccetto con il Dottore.
Lo spagnolo mette Rossi nella Top 5 dei migliori piloti della storia
Tutto il resto viene fumato via con il calumet della pace. Niente più provocazioni, né allusioni o battute al vetriolo. Ecco perché usa accenti molto morbidi, concilianti verso Rossi che, in una speciale classifica, piazza tra "i migliori cinque piloti della storia del Motomondiale – ha osservato Marquez -. Con ogni probabilità, Valentino è il migliore di tutti anche se Agostini ha vinto più titoli. Assieme ai grandi della storia, oltre a loro due ci sono Angel Nieto, Mick Doohan e Jorge Lorenzo". E Marquez dove si colloca rispetto a questa ristretta graduatoria? La risposta può risultare spiazzante se ascoltata con animo pregiudiziale ma è in linea con la nuova livrea indossata dal pilota spagnolo: "Io? Oh, no… non mi metterò mai tra questi cinque nomi".