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Marquez dice a Bagnaia cosa fare per superare Martin: “Non vorrei essere all’ultima curva con loro”

In Thailandia si corre la terzultima tappa del Mondiale di MotoGp. Martin (primo in classifica) e Bagnaia sono staccati di 20 punti, Marquez: “Situazioni simili non te le godi, ma le soffri”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tre Gran Premi, compreso quello di questo week-end in Thailandia, e altrettante gare Sprint. Francesco ‘Pecco' Bagnaia e Jorge Martin sono alla resa dei conti per la conquista del titolo Mondiale in MotoGp: separati da 20 punti (424 per lo spagnolo, 404 per l'italiano), non hanno più margine di errore.

È una guerra di nervi, prima ancora che di motori e prestazioni, che si combatte tra Asia (la tappa successiva è in Malesia) ed Europa (si chiude a Valencia). Non è solo questione di avere più gas ma d'intelligenza e istinto nel cogliere ed elaborare l'aria che tira sull'asfalto.

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In mezzo, a recitare il ruolo di terzo incomodo c'è Marc Marquez che già nella gara vinta in Australia ha messo lo zampino nel duello tra il connazionale e l'italiano. Fece perfino una battuta ("ti ho fatto un favore") in riferimento al suo successo che ha fatto da tappo alle ambizioni di Martin.

Il "cabroncito" proverà a lottare per un podio ma sa che "non sarà facile" e – nella conferenza stampa che introduce la prossima esperienza di Buriram – lascia che i riflettori siano accesi sui due contendenti per lo scettro iridato. "Le ultime gare sono andate bene, però Martin e Bagnaia alzeranno l’asticella".

Dovranno farlo per forza, non hanno scelta. Sono sul filo del rasoio e hanno poche opportunità ancora a disposizione per fare calcoli. Marquez ne sa qualcosa, sensazioni del genere le ha vissute direttamente sulla propria pelle quando era al culmine della carriera e stabilmente lassù, a duellare con il rivale storico, Valentino Rossi.

"Quando ti trovi in situazioni simili – ha aggiunto l'iberico – le soffri e non te le godi. Sia Martin sia Pecco sono molto veloci, però Jorge ha un piccolo vantaggio e per questo Bagnaia deve prendersi qualche rischio in più. È lui che deve rimontare… ma chi, come lui, ha vinto 2 titoli mondiale non ha bisogno di consigli. Sa benissimo cosa fare".

Una cosa è certa, la dice col sorriso sulle labbra ma lascia intendere qual è l'altro, scomodo, aspetto del punto in cui è giunto adesso la lotta per il titolo. "Non vorrei affrontare l'ultima curva con uno dei due piloti, ma alla fine anche questo fa parte del nostro mestiere e possiamo solo pensare di dare il massimo sempre".

A proposito di dare il massimo, quanto accaduto tra Bezzecchi e Vinales in Australia è la riprova che a tutto c'è un limite nella competizione, soprattutto quando sul piatto della bilancia c'è la vita di una persona/pilota.

Marquez torna sull'argomento facendo ammenda e chiarendo il suo pensiero rispetto a quanto detto a caldo. "Dopo la gara ho parlato senza vedere le immagini. Non è stato un incidente ma un errore di Bezzecchi (successivamente punito, ndr), perché Maverick a metà rettilineo era già davanti. Anche senza l'attenuante dell'aerodinamica sarebbe andata allo stesso modo".

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