Marco Melandri a Fanpage.it: “MotoGP, Marquez avanti. Ma la sosta può aver aiutato Valentino Rossi”
Dopo una lunga attesa, i motori della classe regina sono pronti ad accendersi e scattare al semaforo verde. A pochi giorni dal via della nuova stagione della Formula Uno, torna anche il Motomondiale e tutti i suoi eroi: a cominciare da Marc Marquez, l'alter ego su due ruote del ‘cannibale' Lewis Hamilton. Per analizzare la prima uscita stagionale di Jerez de la Frontera, Fanpage ha raggiunto nel suggestivo scenario di Madonna di Campiglio un grande ex protagonista del ‘circus' della MotoGP: Marco Melandri.
"Marc Marquez parte da campione in carica e dunque con i favori del pronostico – ha spiegato l'ex campione mondiale della classe 250 – Nonostante i problemi legati al rinnovo Dovizioso non bisogna mai sottovalutarlo, e poi i test invernali hanno messo in mostra la buona condizione di Vinales e Quartararo. Il tutto senza dimenticare la Suzuki di Rins. Valentino Rossi? Si sente giovane e competitivo e paradossalmente la sosta può essere stata utile per lui per ricaricare le batterie. Sarà interessante vedere come andrà la convivenza con Franco Morbidelli".
Le ambizioni degli altri italiani
Atteso dal debutto come commentatore ufficiale di Dazn, Melandri ha poi parlato anche degli altri italiani pronti a scattare dalla griglia di partenza del circuito spagnolo: "Danilo Petrucci, che può partire tranquillo grazie al contratto firmato per i prossimi due anni, se riesce ad adattarsi alle nuove gomme Michelin può far bene. Pecco Bagnaia è un ragazzo dal talento incredibile. In inverno ha già dimostrato di essere molto veloce su giro singolo, in gara ha sempre faticato per trovare la quadra. Quest'anno avrà però lo stimolo di far bene anche per trovare una sella per il 2021".
Rivalità e amicizie dentro al paddock
Nel corso dell'intervista concessa a Fanpage, ‘Macio' ha parlato anche del clima che si respirava ai suoi tempi dentro al paddock e del suo speciale ricordo di Marco Simoncelli: "Ai nostri tempi noi riuscivamo ad essere amici, perché ci siamo ritrovati tutti giovani e coetanei in un mondo che per noi era inizialmente un gioco. Con il passare del tempo è poi ovviamente diventato un business, dove abbiamo dovuto rispettare determinate regole e comportamenti. Simoncelli? Sono quasi passati dieci anni e il suo ricordo è ancora vivo. Manca moltissimo ed è un vero peccato. Lui ha saputo conquistare tutti i tifosi con la sua freschezza e spontaneità".
