Marc Marquez svela la reazione di Bagnaia al passaggio in Ducati: sta ancora aspettando
Marc Marquez è tornato protagonista in MotoGP in sella alla Ducati del Team Gresini. Prestazioni importanti da parte del Cabroncito che gli sono valse la "promozione" nel team Ducati factory a partire dal 2025 come nuovo pilota al fianco di Bagnaia. Una scelta non semplice per la casa di Borgo Panigale che ha così sostituito Enea Bastianini nonostante ci fosse in corsa anche Jorge Martin del team Pramac. Nel corso di un'intervista rilasciata a ‘El Larguero', Marquez rompe il silenzio su quanto accaduto in questi giorni.
Le prime parole di Marquez dopo la firma con la Ducati
La Ducati si pensava potesse scegliere Martin ma invece la decisione è poi ricaduta proprio sul pilota di Cervera: "È stato difficile dormire la notte scorsa e oggi è stata una lunga giornata" ha spiegato subito dopo l'ufficialità comunicata dalla Ducati. Marquez si è detto soddisfatto della gara al Mugello e dei risultati ottenuti dalla Ducati e poi va subito al punto. Dopo aver firmato il contratto forse si aspettava che proprio Pecco Bagnaia lo telefonasse e invece non è andata così: "Non mi ha ancora detto niente".
Le parole di Bagnaia prima della firma di Marquez con la Ducati
Marquez non punta di certo il dito contro il campione del mondo in carica, ma si limita solo a raccontare cos'è avvenuto nelle ultime ore. Il pilota di Cervera in realtà ha risposto solo alla domanda specifica della tv spagnola sulla reazione del pilota italiano alla sua firma. I due infatti, evidentemente ancora non si sono sentiti dopo la firma e l'ufficialità di Marquez in Ducati, ma prima di quel momento Bagnaia ne aveva già parlato durante un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "Dovesse essere Marquez il mio compagno, porterebbe la sua esperienza e sarà importante per lo sviluppo. A me sinceramente cambia poco, io lavoro per me stesso e con la mia squadra, chiunque sarà andrà bene – ha spiegato – La cosa più importante è mantenere questo clima nel box, ma sono sicuro che non cambierà".
La telefonata, la chiacchierata o il contatto di Bagnaia con Marquez di fatto arriverà presto. Detto ciò lo spagnolo ha poi specificato nell'intervista: "Ho sentito l'amministratore delegato della Ducati– ha aggiunto – Mi ha fatto i complimenti". Una bella sfida per Marquez che vuole tornare ad essere l'assoluto protagonista: "Quando ho lasciato la Honda l'ho fatto per cercare nuovi stimoli – ha spiegato – devi avere coraggio e voglia perché ti esponi a tutto, alle critiche e agli elogi, quando sali sulla moto più veloce. Volevo farlo perché altrimenti la mia carriera agonistica non sarebbe durata molto più a lungo".
I tanti infortuni hanno infatti limitato tantissimo lo spagnolo: "Dopo l'infortunio non avevo ottenuto risultati per quattro anni ed è difficile mantenere la fiducia e la motivazione" ha spiegato. Ora però è il momento di guardare avanti, alla Ducati, che lo attende dal 2025 sulla sua moto principale dopo una decisione a dir poco difficile da prendere: "Fin dal primo momento in Ducati ci hanno detto che erano indecisi, perché avevano due piloti e anche Bastianini, ma loro avrebbero aspettato il Mugello e si sarebbero fatti guidare dai risultati". Decisione di fatto presa proprio dopo la gara italiana.
La condizione posta a Marquez a inizio Mondiale dalla Ducati: "Ho detto no"
Le discussioni in casa Ducati però sono state tante. A Martin fu posta una condizione: sarebbe andato lui al fianco di Bagnaia nel team factory ma se Marquez avesse vinto il Mondiale ci sarebbe andato il pilota di Cervera. Ipotesi subito scartata dall'ex campione del mondo che l'ha motivata: "Se te lo devi guadagnare in pista devi avere le stesse armi e io adesso non le ho – dice riferendosi alla moto del team Gresini – Non è una scusa, sto dimostrando che posso essere competitivo, ma non ho le stesse armi. Un'altra cosa che avevo ben chiara in testa è che non avrei cambiato da una squadra satellite all'altra".
Marquez ha infatti sempre escluso la possibilità di finire in un altro team satellite della Ducati: "Fin dai primi colloqui ho messo in chiaro che per fare una squadra satellite sarei rimasto in Gresini, che è una famiglia e che mi ha dato la possibilità di ringiovanire – ha spiegato ancora -. La cosa più importante in una trattativa, qualunque sia la tipologia, è essere sinceri e non cambiare idea". Marquez ora non aspetta altro che iniziare: "Con Gigi (Dall'Igna ndr) abbiamo avuto un rapporto molto diretto e sincero, e sono in Ducati grazie a lui. È l'ingegnere che ha vinto tutto quello che ha toccato. La prima cosa che gli ho chiesto è se sarebbe rimasto in Ducati nel 2025 e nel 2026″.