Marc Marquez: “Recupero difficile, non alzavo neanche un bicchiere d’acqua”
“L’operazione sembrava un po’ più semplice di quella dell’anno scorso ma sapevo che i tempi di recupero sarebbero stati simili”. Marc Marquez non fa mistero di come vanno le cose con la spalla sinistra dopo l’operazione chirurgica cui si è sottoposto alla fine di novembre per risolvere la tendenza alla lussazione, un problema per il quale era finito sotto i ferri anche l’anno prima per superare l’identica seccatura ma all’altra spalla. Il campione in carica della MotoGP, parlando in occasione della presentazione al Museo di Cervera di otto dipinti, uno per ogni titolo iridato vinto nel Motomondiale, realizzati con l’inedita tecnica dello spruzzo di getti di vernice su tela con la ruota posteriore della sua Honda, ha spiegato come procede la riabilitazione anche se, fino a Natale, la situazione non era delle migliori. “Tutto è stato più complesso, con maggiori difficoltà, e già lo scorso anno avevo recuperato la forma fisica appena in tempo per i primi test invernali. E anche questa volta credo che sarà così – le parole dello spagnolo come riportate da Marca.com – . Prima del periodo natalizio non ero ottimista, però adesso sto riuscendo a lavorare un paio d’ore al mattino e altre due al pomeriggio, in combinazione con altri allenamenti. L’obiettivo è quello di arrivare al meglio ai test di Sepang, senza dimenticare che la prima gara del Mondiale in Qatar è a marzo”.
Marquez: "Non alzavo neanche un bicchiere d'acqua"
Marquez dice che, a complicare la ripresa, è stato il fatto che ha dovuto fare a lungo i conti con la mancanza di forza. “Il recupero non è stato più intenso rispetto al 2018, forse meno doloroso ma più difficile. I medici mi avevano avvertito che, muovendo la spalla, ci sarebbero stati nervi e muscoli che talvolta possono essere coinvolti nell’intervento. L’anno scorso erano stati interessati alcuni che non erano importanti i termini di forza mentre quest’anno sono stati coinvolti altri per migliorare la stabilità della spalla, ed è su questi che sto lavorando di più”.
Fino a due settimane fa – rivela il 26enne spagnolo – non avevo forza, e per me era difficile anche alzare un bicchiere d’acqua. Ma ora i nervi hanno iniziato a rispondere e così anche i muscoli”.
Ad ogni modo, ora che il peggio sembra essere passato, per Marc è tempo di guardare alla stagione ormai alle porte. Lo spagnolo avrà un nuovo compagno di squadra con cui dividere il box, il fratello Alex Marquez, che con il ritiro anticipato di Jorge Lorenzo, affronta il passaggio dalla Moto2 alla MotoGP ereditando la sella lasciata libera dal maiorchino: “Che anno sarà? È molto difficile dirlo adesso, prima ci saranno i test invernali, ma sono sicuro che la spalla non mi limiterà. Nella passata stagione avevo gestito le prime tre-quattro gare in modo diverso, e forse quest’anno accadrà la stessa cosa, perché nel pre-campionato non sarò in grado di girare quanto vorrei. Ma continuerò a fare fisioterapia e lavorare per riuscirci. Sarà come l’anno scorso, quando Lorenzo era infortunato e io ho dovuto lavorare da solo allo sviluppo della moto. Quest’anno il mio compagno di squadra è un rookie e quindi dovrà prima capire cos’è una Honda per poi pensare allo. C’è però Crutchlow… vedremo come andrà”.