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Marc Marquez nel team Gresini nel 2024, perché è possibile: clausole e sponsor spaventano Honda

Il paddock della MotoGP durante il weekend di Misano è in fibrillazione per il possibile clamoroso passaggio di Marc Marquez dalla Honda al Team Gresini nel 2024: clausole, contratti, sponsor, trattative e decisioni, ecco qual è al momento la situazione della suggestiva idea di mercato piloti.
A cura di Michele Mazzeo
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"Marc Marquez correrà con la Ducati del team Gresini nel 2024 facendo coppia con il fratello Alex", questa l'indiscrezione di mercato piloti che si è abbattuta improvvisamente sul paddock della MotoGP di stanza a Misano per il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Nel weekend sul circuito romagnolo infatti le voci su quello che sarebbe il più clamoroso dei trasferimenti del Motomondiale degli ultimi 15 anni si sono fatte più insistenti tanto che addirittura c'è chi si spinge a pronosticare una data per l'annuncio ufficiale: "Tra due, tre settimane ci sarà l'annuncio" dice infatti qualcuno.

Ad alimentare queste voci, oltre al fatto che visto l'attuale enorme gap tecnico con la Ducati difficilmente la Honda il prossimo anno sarà in grado di mettergli a disposizione una moto competitiva, è soprattutto il fatto che nessuno dei protagonisti smentisce con decisione. L'otto volte campione del mondo continua a ribadire di voler tornare a lottare per le vittorie, di avere un altro anno di contratto con la Honda e di aver deciso il suo futuro, senza però dire mai che correrà la squadra giapponese nel 2024, senza però mai dire che l'anno prossimo correrà ancora con la casa dell'Ala.

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Il team Gresini tiene aperta la porta con il direttore commerciale e marketing  Carlo Merlini che ha lanciato un sibillino "Se Marquez o Mir volessero venire da noi, la Gresini Racing li vorrebbe" che di fatto conferma la volontà da parte della squadra di Faenza di ingaggiare uno dei due iridati attualmente in HRC avendo ancora una sella libera per la prossima stagione (al momento è stato rinnovato solo il contratto di Alex Marquez, mentre Fabio Di Giannantonio sembra destinato al ritorno in Moto2). E non smentisce nemmeno la Honda che, tramite il presidente Koji Watanabe, ha già espresso la propria posizione in merito: "Naturalmente, vogliamo tenerlo. Ma alla fine sarà lui a decidere. Se deciderà di andarsene, non saremo noi a fermarlo" aveva infatti detto il numero uno di HRC prima della sosta estiva.

Posto che dunque il trasferimento non è escluso a priori da nessuna delle parti in causa restano da dirimere quattro questioni. La prima è quella relativa al perché lo spagnolo dovrebbe lasciare un team ufficiale per andare in una squadra clienti. E in questo caso la risposta è nella volontà di Marquez di avere una moto competitiva per tornare a lottare per le vittorie ed eventualmente per il titolo iridato (cosa possibile con il team Gresini come dimostrato lo scorso anno da Enea Bastianini e quest'anno da Jorge Martin). E avendo 31 anni al via del prossimo campionato sa che il tempo per centrare il nono titolo mondiale che lo metterebbe al pari di Valentino Rossi per lui sta scadendo.

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La seconda questione riguarda invece cosa succederebbe in Ducati se arrivasse Marc Marquez in un team clienti della casa di Borgo Panigale. L'eventuale passaggio dell'otto volte campione del mondo al Team Gresini andrebbe infatti inevitabilmente a far scricchiolare gli equilibri attualmente vigenti nell'universo Ducati con i piloti del team ufficiale Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini ma anche quelli del team satellite Pramac Jorge Martin e Franco Morbidelli (il suo arrivo non è ancora ufficiale ma sarà lui a prendere la sella lasciata libera da Johann Zarco che passerà invece in LCR) che vedrebbero quindi un campionissimo come lo spagnolo avere a disposizione la loro stessa moto. Secondo le indiscrezioni circolanti nel paddock, non avendo alcun potere sulla scelta dei piloti dei team clienti, la casa di Borgo Panigale potrebbe tutelare i propri piloti ufficiali dando loro la GP24, la Desmosedici evoluta che debutterà nel prossimo mondiale, e al Team Gresini due GP23, cioè le moto utilizzate nel campionato in corso.

La terza questione è quella strettamente legata al contratto in essere con la Honda. Per passare in Gresini infatti lo spagnolo dovrebbe rescindere anticipatamente il suo ricco accordo con scadenza 2024 con la casa giapponese. Cosa che il 30enne di Cervera potrebbe fare in virtù di una clausola che sarebbe presente nel suo contratto che gli darebbe la possibilità di rescindere senza penale rinunciando solo al mega ingaggio da 25 milioni di euro lordi a stagione qualora si accordasse con un team clienti e non in uno ufficiale. Questa cosa porta però inevitabilmente a porsi un'altra domanda: chi garantirebbe un maxi stipendio a Marc Marquez se dovesse trasferirsi al Team Gresini che di certo non potrà offrirgli, nemmeno lontanamente, le cifre a cui l'otto volte campione del mondo è abituato? Qui entra in gioco un'altra indiscrezione circolante attualmente del paddock, fornita dall'ex direttore sportivo del Team LCR (team satellite Honda) Oscar Haro che ha dichiarato che, qualora Marc Marquez si trasferisse al team di Faenza, anche gli sponsor Estrella Galicia e Red Bull si sposteranno dalla Honda al team Gresini e, addirittura, che anche lo storico marchio Repsol potrebbe clamorosamente seguire lo spagnolo. Anche in questo caso sarebbero clausole presenti nei contratti di sponsorizzazione a rendere possibile un addio anticipato alla casa dell'Ala, con gli accordi che sarebbero condizionati alla presenza dell'otto volte campione del mondo nel team.

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Risolte queste questioni quindi quello che sembrerebbe un trasferimento impossibile diventerebbe clamorosamente possibile. Ma, secondo le informazioni raccolte da Fanpage.it, al momento nulla ancora è stato deciso: Marc Marquez infatti deciderà se restare in Honda o andare via (e in questo caso l'unica opzione sarebbe il Team Gresini) solo dopo il test della MotoGP che si terrà sul circuito di Misano lunedì 11 settembre (il giorno successivo alla gara del GP di San Marino) nel quale proverà il prototipo su cui poi si  baserà la nuova moto Honda (una moto con motore e telaio molto diversi dalla RC216V che sta utilizzando quest'anno e che non gli permette di lottare per le prime posizioni). Non resta dunque che attendere qualche altro giorno per sapere se il trasferimento più clamoroso degli ultimi 15 anni diverrà realtà o se invece resterà soltanto una eccitante suggestione.

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