Marc Marquez forza la mano al Mugello e rovina i piani della Ducati: “Non eravamo pronti”
Il weekend del GP di casa al Mugello per la Ducati non si è aperto nel migliore dei modi. Né in pista, dove gli alfieri del team ufficiale della casa di Borgo Panigale, Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, non hanno brillato nella prima sessione di prove libere della MotoGP (chiudendo rispettivamente al 9° e al 18° posto nella classifica dei tempi che ha visto primeggiare l'Aprilia con Vinales davanti alla Yamaha di Quartararo); né, soprattutto, fuori dove le sorprendenti dichiarazioni di Marc Marquez riguardo al suo futuro hanno rovinato quelli che sembravano essere i piani del costruttore emiliano.
L'otto volte campione del mondo infatti ha cercato di forzare la mano per far cambiare idea alla Ducati riguardo alla scelta del nuovo compagno di squadra di Bagnaia nel team ufficiale per la prossima stagione che era ormai ricaduta sull'altro pilota in lizza, Jorge Martin.
Il 31enne di Cervera difatti ha chiuso difatti pubblicamente le porte ad un passaggio al team satellite della casa di Borgo Panigale, l'unico che potrebbe garantirgli di avere una Desmosedici ufficiale (la GP25) pur non essendo nella squadra principale: "Il team Pramac per me non è un'opzione" ha difatti tuonato pubblicamente il campionissimo spagnolo mettendo dunque spalle al muro la Ducati che anche nel 2025 vorrebbe ancora avere tra i suoi piloti sia lui che Jorge Martin e credeva di risolvere la situazione proponendo a Marc Marquez il passaggio al team satellite ma con moto ufficiale (con il team Gresini invece quest'anno sta correndo con la Ducati GP23 della passata stagione).
A rivelarlo è stato il direttore sportivo della Ducati Mauro Grassilli intercettato da Sky nel paddock del Mugello nel corso del weekend del GP d'Italia della MotoGP 2024: "Non eravamo pronti a queste dichiarazioni, ma non siamo pronti a tante altre dichiarazioni: non possiamo sapere sempre quello che dicono i piloti, che sono persone speciali e super intelligenti e devono dire quello che sentono in quel determinato momento. È un momento delicatissimo della stagione. Ogni pilota cerca di fare la migliore strategia per sé stesso e per il proprio futuro.
La dichiarazione quindi non ci ha sorpreso e ne prendiamo atto. Pramac è un team formidabile, ha moto ufficiali ed è gestito da professionisti. Abbiamo fatto diverse analisi negli ultimi mesi e le stiamo ancora facendo. Sicuramente quella di andare in Pramac era una delle diverse analisi, ma non l’unica. Stiamo ancora valutando tantissime altre ipotesi" ha infatti detto il ds della casa di Borgo Panigale ammettendo dunque che le dichiarazioni di Marc Marquez hanno rovinato i piani della Ducati per incastrare tutti i pezzi del puzzle in vista della prossima stagione.
La forzatura di Marc Marquez sembra inoltre aver avuto un effetto domino anche sull'altra trattativa che al momento vede interessata la Ducati, vale a dire proprio quella per il prolungamento dell'accordo di partnership con il team Pramac di Paolo Campinoti corteggiato dalla Yamaha. Già, perché, nonostante ufficialmente la trattativa sia ancora in corso, proprio per rispondere a quanto affermato dall'otto volte campione del mondo, in un'intervista rilasciata a DAZN Spagna, il team manager Gino Borsoi si è detto certo che anche il prossimo anno Pramac sarà l'unico team satellite della casa di Borgo Panigale ad avere le moto ufficiali: "Noi siamo la squadra vicina alla Ducati e abbiamo le moto ufficiali, come quelle che ha la squadra ufficiale, e continueremo ad averle anche l'anno prossimo" ha difatti chiosato a sorpresa apparentemente spoilerando dunque il rinnovo di Pramac con Ducati.