Marc Marquez esasperato dal duello con Bagnaia, si sfoga dopo la caduta: “Devo ancora capire”

Marc Marquez non riesce a darsi pace per la caduta nel Gran Premio di Jerez che ne ha compromesso la gara, gli è costata ancora una volta (era successo anche in Texas) punti e, più ancora, la leadership nel Mondiale di MotoGp. Suo fratello Alex, quello che lo aveva insultato durante la Sprint perché il 93 gli era sembrato inafferrabile, s'è preso tutto: vittoria, abbraccio e scettro iridato (a quota 140 punti, +1 sul "cabroncito" a 139 e +20 sull'altro ducatista, Bagnaia, sul podio).
Il duello con Pecco Bagnaia lo ha quasi esasperato, ha provato a spingersi oltre ogni limite e tirato la moto, fatto perfino a carenate con il compagno di Team, salvo saggiare l'asfalto successivamente. Non s'è arreso, s'è rialzato e, nonostante le condizioni del veicolo visibilmente danneggiato, ha ripreso a correre. "Devo ancora capire", mormora Marquez che non riesce a darsi pace per come sono andate le cose, per quella traiettoria calcolata male che lo ha reso umano e gli è parso anche "più strano rispetto ad Austin"), perché "non posso commettere questi errori se voglio lottare per il titolo. Non importa quanta velocità abbia, devo gestire queste domeniche".
Il ruzzolone è stata la diretta conseguenza di un avvio di gara complicato; Marquez è partito male, precipitando in quarta posizione. Poi, tornato terzo davanti al fratello Alex, ha intrapreso la sfida con Bagnaia. Sono arrivati gomito a gomito, rischiando un incidente che sarebbe stato devastante. E nel corso del terzo giro lo spagnolo ha avuto la peggio: voleva mettere pressione all'italiano, ne è rimasto schiacciato. Voleva strappargli la seconda posizione ma qualcosa è andato storto e in curva 8 ha perso il controllo della moto, ruzzolando nella ghiaia. È arrivato troppo veloce e "la piega" è andata a farsi benedire. Qualcosa di simile a quanto successo a Quartararo nella Sprint nel testa a testa con lo stesso Marquez.
Eppure, proprio quella porzione di tracciato, era sembrata una di quelle che l'otto volte campione del mondo poteva dominare senza pensieri. Invece… invece a causa di una brusca frenata l'anteriore si è chiuso e la moto se n'è andata per conto suo. "In questa stagione sono cadute meno volte ma devo lavorarci ancora. Se ad Austin è avvenuta per un mio errore, quella di oggi è strana… quando ho rilasciato i freni è successo qualcosa. Ricordo che Pecco è caduto in quel modo diverse volte l'anno scorso. Voglio capirci qualcosa".
Dopo la caduta l'obiettivo era cercare di andare a punti, racimolarne il massimo in una situazione del genere. Ha dovuto aspettare qualche giro affinché la moto gli permettesse di riprendere velocità: "Ho atteso che la carenatura si consumasse e i parafanghi si staccassero perché prendevo le curve a sinistra e si sollevavano". L'unica cosa che gli ha restituito il sorriso è stato il successo del fratello, Alex. "Se lo merita. Ha inseguito questa vittoria con tanta tenacia. Era uno degli obiettivi della sua carriera e potrà sempre dire di aver vinto in MotoGP. Ed è in testa e, perché no, in lotta per il campionato fino alla fine".