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Marc Marquez difende il fratello Alex dopo l’incidente con Bagnaia: “Lo attaccano per il cognome che porta”

Il campione spagnolo è convinto che la bufera scatenatasi dopo il Gp di Aragon sia strumentale: “Quello che succede è che la gente mescola tutto con il cognome Marquez. Io sono io, lui è lui e basta”.
A cura di Maurizio De Santis
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Le immagini del tremendo incidente che ha coinvolto Alex Marquez e Pecco Bagnaia mettono i brividi addosso. A rivederle, si grida al miracolo se quel groviglio di mezzi e piloti non abbia provocato conseguenze ben più gravi (e forse tragiche) nel Gran Premio di Aragon. Il pilota italiano della Ducati s'è scusato per le parole pronunciate contro lo spagnolo, ha chiarito che quello sfogo era dettato dalla rabbia e dalle emozioni forti provate in quel frangente. "Non l'ha fatto apposta a venirmi addosso", ha ammesso restando convinto che malafede non c'è stata ma imprudenza sì ("quello che è successo si poteva evitare togliendo il gas").

Nei giorni scorsi Marc Marquez, fratello di Alex, era intervenuto per dare una spiegazione e scagionare il sangue del suo sangue. "Non l'ha visto… quando sei inclinato in quel modo è molto difficile avere una corretta visuale". Nel corredo accessorio di responsabilità e accuse incrociate, difese d'ufficio, botta e risposta social c'è finito di tutto. Anche troppo, sostiene il cabroncito che è tornato in queste ore sull'argomento offrendo questa volta una chiave di lettura differente (che pure farà discutere) sul battage mediatico che s'è scatenato su/contro suo fratello. In buona sostanza ritiene che colpiscano lui per farla pagare a lui: sta scontando il prezzo di essere un consanguineo e tira in mezzo (non direttamente) Valentino Rossi. Come e perché? E che c'entra?

Bagnaia è un pilota cresciuto sotto l'egida del "dottore" e c'è una parte di appassionati della MotoGp che ci ha messo ad associare i fatti di oggi alla rivalità acerrima tra il campione di Tavullia e quello spagnolo, accusato di avere una guida troppo spregiudicata. Ecco perché Marc ha alzato la voce di nuovo sostenendo che se c'è qualcuno in guerra con lui, che lasci fuori suo fratello. Lo lascino in pace e se la prendano solo con lui.

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"Mio fratello era indignato perché accusato di aver deliberatamente sbattuto fuori pista un altro pilota – le parole di Marquez ai media iberici nel tornare sulla questione -. È una cosa che da pilota non accetti perché sappiamo tutti cosa rischiamo lì in pista. Quello che succede è che la gente mescola tutto con il cognome Marquez. Io sono io, lui è lui e basta. Ho avuto molti problemi? Sì, ma sono stati e sono solo i miei. Lui è diverso".

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Marc ha apprezzato molto il gesto di Pecco Bagnaia: le frasi dette sono una mano tesa, il tentativo di raffreddare un clima rovente, usare i giusti toni e dare il giusto peso alle parole. "Capisco come possa essersi sentito domenica, io stesso mi sono trovato in situazioni simili. Ed è tanto più difficile perché ad alimentare tensione subentra anche la consapevolezza di aver perso punti nel Mondiale. Molte volte dici cose a caldo che poi finisci per rettificare, poi uno avrà la sua opinione, un altro avrà la sua, e quella va rispettata. Ma le parole usate devono essere corrette perché non si sa mai cosa succederà domani".

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