Marc Marquez, altra caduta nei test MotoGP a Sepang: “Mi è mancata l’energia”
Per il secondo giorno di fila, Marc Marquez ha chiuso i test MotoGP di Sepang con una caduta. Fortunatamente, per il campione della Honda non ci sono state particolari conseguenze e, al termine della giornata di prove con cui si è concluso il primo turno del pre-campionato, lo spagnolo ha spiegato perché anche oggi è finito a terra con la Honda 2020.
Marquez "preoccupato" più dalla moto che dalla spalla
Come il compagno di marca Cal Crutchlow, sembrato particolarmente critico con il nuovo prototipo (“Posso dire che mi sento relativamente a mio agio” ha detto il britannico, 2° nei test dietro all’imprendibile Fabio Quartararo), anche Marquez ha espresso qualche incertezza, dicendosi impensierito più dallo sviluppo della moto che dal recupero della forma fisica dopo l’operazione alla spalla destra. “Per la prima gara, in Qatar – le sue parole alla stampa spagnola – sono più preoccupato per la moto che per le mie condizioni, perché ci sono state alcune cose che non mi hanno convinto. Ovviamente, il livello tecnico dipende anche da quello della concorrenza, che ha fatto davvero un passo avanti” ha evidenziato prima di lasciare la Malesia, ribadendo come la Yamaha e la Suzuki siano probabilmente le moto cresciute di più. “Rins e Vinales sono i due più veloci” ritiene lo spagnolo, facendo indirettamente riferimento alla nuova gomma posteriore portata dalla Michelin – . Abbiamo preso provvedimenti, ma la Honda deve continuare a lavorare e a spingere perché i rivali sono migliorati”.
Seconda caduta in due giorni, spiegato il perché
Marquez non ha nascosto che il test è stato più positivo per “altri piloti” che non per lui (il campione in carica ha chiuso con il 12° tempo i tre giorni di collaudi, confessandosi esausto dal punto di vista fisico) ma è stato anche in grado, nonostante la spalla non ancora al 100%, di completare 37 giri al venerdì, 47 sabato e altrettanti nella giornata conclusiva. “A mezzogiorno ero distrutto – ha ammesso – perché al mattino ho forzato un po' troppo e perché la mia posizione in moto non è ancora quella che vorrei”. Tuttavia, come accaduto anche ieri, nell’ultima ora di prove lo spagnolo è caduto, finendo nuovamente a terra, senza, per fortuna, nessuna particolare conseguenza: “Nel pomeriggio sono tornato di nuovo in pista, ma sono caduto perché mi mancava l’energia. In altre condizioni avrei potuto ‘salvare' la caduta, ma con la spalla così non è stato il caso. Ho portato il mio corpo al limite”.
Del resto, il lavoro in vista dell’inizio del campionato è particolarmente pesante per Marquez che, in considerazione dell’arrivo del fratello Alex come compagno di squadra all’esordio in MotoGP, si ritrova con un impegno praticamente raddoppiato: “Abbiamo fatto un’ottima mattinata e abbiamo provato a continuare così al pomeriggio – ha aggiunto il sei volte campione della Honda che, nonostante le sue condizioni, nel team ufficiale sta sostenendo tutto il peso dello sviluppo – . Quando mi sono fermato, però, ho detto che non avrei potuto dare indicazioni troppo precise, perché non stavo guidando al massimo. Vedremo come reagirà la spalla dopo lo sforzo di tutti questi giorni. Mi aspettavo di trovarmi in condizioni migliori. Il mio deltoide destro è al 60%, ma non pensavo che fosse un muscolo così importante”.