“Marc Marquez aiutato dal rinvio”: Andrea Dovizioso schietto sulla cancellazione dei GP
La cancellazione del GP del Qatar della MotoGP, per quanto sia stata una decisione inevitabile per le forti restrizioni imposte dalle autorità locali ai passeggeri dei voli in arrivo dall’Italia e dai Paesi colpiti dall’emergenza Coronavirus (qui tutte le notizie su aggiornamenti e casi accertati nel nostro Paese e nel mondo) lascia l’amaro in bocca a milioni di tifosi ma soprattutto a piloti e team che, dopo un inverno di lavoro e test pre-campionato, erano pronti a riaccendere i motori per l’esordio stagionale. “Non sappiamo quando si correrà” è stato il commento di tanti big e anche di Valentino Rossi che, visto anche il rinvio del secondo round in Tailandia e l’ipotesi che il GP delle Americhe ad Austin possa saltare per l’allarme che si sta diffondendo negli Stati Uniti, vede pericolosamente assottigliarsi il numero di gare utili per decidere se continuare a correre o annunciare il ritiro dalle competizioni.
Dovizioso schietto sulla cancellazione dei GP
Anche Andrea Dovizioso non ha ben digerito l’annullamento dei GP, in particolare quello del Qatar perché il circuito di Losail è un tracciato dove storicamente la Ducati ha fatto bene. Negli ultimi cinque anni, il forlivese ha sempre chiuso nelle prime due posizioni, riuscendo a trionfare sia nel 2018 sia nel 2019 con spettacolari incroci all’ultima curva ai danni del campione in carica Marc Marquez. “Il Qatar per noi è stato spesso una bella situazione, una pista che siamo sempre riusciti a sfruttare” dice il forlivese, da quest’anno Undaunted, Imperterrito in italiano, il nuovo soprannome con cui ha voluto sostituire il suo storico DesmoDovi. “Anche quest’anno in tanti nei test avevano dimostrato di essere competitivi, ma noi c’eravamo. Ero pronto a lottare per vincere” le sue parole in un’intervista a Gazzetta dello Sport.
E invece, l’annullamento del GP lo costringerà a seguire da casa le gare della Moto2 e Moto3 (le sole due classi che saranno al via – qui gli orari del weekend – perché già in Qatar per i test pre-campionato terminati domenica scorsa). “A me, questa cosa fa proprio strano – prosegue Dovizioso -. Da quando corro nel Mondiale non ho mai saltato un evento (suo il record di partenze consecutive, ad oggi 313 gare, ndr). E va bene che è per forza maggiore, ma per me nella testa questa resta una gara saltata. In tutti questi anni sai di avere degli impegni fissi, dove non si modifica nulla, e a me questa cosa piace. Adesso cambia il mese che avevo davanti”.
"Il rinvio del campionato aiuta Marquez"
L’annullamento degli appuntamenti in Qatar e Tailandia destabilizza Dovizioso più a livello mentale che di preparazione fisica. Situazione che, nel caso di Marc Marquez, è però diametralmente opposta dal momento che per il sei volte campione della Honda avere altre settimane a disposizione per risolvere i postumi dell’intervento alla spalla destra è un indiscutibile vantaggio.
“Sicuramente aiuta Marquez che sta recuperando dall’operazione – è il pensiero di molti e di cui Dovizioso non fa troppo mistero – . Adesso avrà un po’ più di respiro. Ora abbiamo davanti almeno un mese intero” che diventerebbero addirittura due se, a causa dell’emergenza, dovessero saltare anche la gara di Austin (5 aprile) e quella in Argentina (19 aprile) per il via della stagione 2020 della MotoGP si dovrà aspettare il round di Jerez, in Spagna, in calendario il 3 maggio. “Bisogna vedere come evolverà la situazione, se si calmerà o meno. Per quel che sto vedendo, è facile che inizieremo il Mondiale in Europa. Ma se la situazione non si stabilizza…”
