Mancano le materie prime per i microchip: Audi e Volvo fermano la produzione in Belgio
La mancanza di materie prime ha costretto i noti costruttori automobilistici Audi e Volvo ad interrompere la produzione in alcuni stabilimenti in Belgio. La mancanza di componenti elettroniche dunque continua ad influire sulla normale produzione di veicoli in Europa.
L'Audi infatti è stata costretta allo stop della fabbrica di Bruxelles nelle giornate di giovedì e venerdì a causa della mancanza di microchip necessari alla produzione. Ad annunciarlo il portavoce dell'impianto belga Peter D'hoore che ha anche aggiunto che questi problemi così come gli stop a singhiozzo potrebbero protrarsi fino al 2022.
Ma l'Audi non è l'unico produttore ad aver riscontrato questo incoveniente. Una situazione analoga infatti si registra anche nello stabilimento Volvo di Gent, che è costretto a chiudere la fabbrica per tutta la settimana prossima mettendo ben 6.500 dipendenti in cassa integrazione per 5 giorni.
Questa non è la prima volta che entrambe le fabbriche hanno dovuto interrompere la produzione a causa della carenza di componenti elettronici, che è continuata durante la pandemia globale di coronavirus. I microchip infatti sono una parte fondamentale delle auto più recenti e possono servire a una varietà di scopi, dal monitoraggio del motore fino al controllo dell'aria condizionata. Ma gli stessi chip sono utilizzati anche in smartphone, laptop e tablet la cui domanda è salita esponenzialmente durante la pandemia a causa del maggior numero di persone che lavorano da casa. Questo dunque il motivo della carenza di semiconduttori che sta frenando l'industria automobilistica europea. Queste misure rigorose di blocco della produzione hanno inoltre avuto un impatto anche sulle catene di distribuzione.