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Mamma Verstappen a sorpresa: “Max un leone, ma Hamilton era più forte. Gli angeli ci hanno aiutato”

In un’intervista Sophie Kumpfen, la mamma di Verstappen, ha commentato il trionfo del figlio: “Che gioia, Max è stato un leone, ma gli angeli ci hanno aiutato”.
A cura di Alessio Morra
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Max Verstappen ha i motori nel sangue. Tutti sanno del rapporto speciale che ha con il papà Jos, che è stato per oltre dieci anni pilota di Formula 1. Ma anche la mamma Sophie Kumpen ha un passato da pilota e dopo il successo di Abu Dhabi è stata intervistata dal quotidiano belga ‘Het Laatste Nieuws' e, pur elogiando il figlio, ha detto qualcosa di molto particolare.

Se per i tifosi e gli appassionati quell'ultimo giro è stato incredibile, indimenticabile e tutti lo hanno seguito senza fiato, figurarsi quanto è stato complicato per la mamma di Max Verstappen che stava vedendo il figlio raggiungere il traguardo della vita, quello di diventare campione del mondo. La signora Kumpen ha detto che pochi minuti dopo la premiazione il figlio l'ha chiamata, l'olandese era contentissimo ed ha avuto anche tanta ironia quando l'ha chiamata: "Mi ha fatto piacere sentirlo anche se era un po' stravolto. La prima cosa che mi ha chiesto? Quante volte sono andata in bagno durante la gara".

Dopo di che Kumpen ha parlato del Gp di Abu Dhabi ha esaltato il figlio e reso merito a Hamilton, ma ha anche detto che dall'alto qualcuno ha dato una mano al figlio, favorito dall'incidente di Latifi: "Solo ora iniziamo a realizzarlo: mio figlio è campione del mondo di F1. Ho urlato e pianto. Max è stato un leone perché, bisogna ammetterlo, Hamilton era il più forte in gara. Gli angeli ci hanno aiutato".

Verstappen è olandese, di nascita e passaporto, come il papà, la mamma invece è belga. Due paesi che tradizionalmente non si amano, ma che si sono uniti per fare il tifo per Max: "È incredibile cosa abbia innescato questo successo. Abbiamo iniziato a seguire la gara insieme a quasi tutto il vicinato. Le persone arrivavano da ogni parte. Belgi e olandesi insieme, tutti per Max. Qualcosa di davvero unico".

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