L’ultima compagna di Senna svela i tre sogni che non è riuscito a realizzare: uno era la Ferrari
Il prossimo primo maggio saranno passati 30 anni esatti dalla tragica morte di Ayrton Senna a soli 34 anni: il pilota brasiliano morì in corsa schiantandosi al settimo giro del GP di San Marino a Imola. Fatale fu il cedimento del piantone dello sterzo che la Williams aveva modificato nella notte su richiesta dello stesso Senna, vicenda per la quale anni dopo furono assolti nel processo penale sia il patron Frank Williams che il progettista Adrian Newey, mentre per il direttore tecnico Patrick Head – già riconosciuto colpevole di omicidio colposo – intervenne la prescrizione (la richiesta di assoluzione venne invece respinta dalla Cassazione). A pochi giorni dall'anniversario della scomparsa di Senna, la sua ultima compagna Adriane Galisteu ha raccontato i tre sogni che il tre volte campione del mondo di Formula 1 non è riuscito a realizzare a causa della sua prematura fine. Uno aveva il colore rosso fiammante della Ferrari.
La Galisteu, modella, attrice e conduttrice televisiva brasiliana che proprio oggi compie 51 anni, era di San Paolo come Ayrton: i due iniziarono la loro relazione quando lei aveva 19 anni e lui 31. "Ayrton è morto senza realizzare i suoi tre sogni più grandi – ha detto la sua ex compagna in un programma televisivo che andrà in onda il giorno del trentennale della morte – Aveva il sogno di correre per la Ferrari, ma non lo ha realizzato. Ha sognato di avere un figlio, non credo che ci sia riuscito. C'era una voce che avesse una figlia, non so come sia finita quella storia, ma non è diventato padre. E il sogno di andare a Disneyland. Voglio dire: la cosa più ovvia del mondo, visitare Disneyland".
Il primo maggio uscirà in Brasile uno speciale intitolato ‘Em Senna'. Oltre ad Adriane, altre testimonianze saranno quelle dell'ex pilota Christian Fittipaldi e di Geraldo Rodrigues, ex manager di Barrichello. Pochi mesi dopo la morte di Senna, nel novembre del 1994, la Galisteu pubblicò un libro intitolato ‘Caminhos das Borboletas' (che significa ‘Il sentiero delle farfalle' in italiano), in cui raccontava la sua storia d'amore con Ayrton, durata purtroppo pochi anni ma intensa e vissuta a mille all'ora, come è nel destino di un pilota: "Ci siamo divertiti molto e penso di aver portato giovialità nella sua routine, che era piena di responsabilità. Non avrei mai immaginato che potesse morire facendo quello che amava di più e che sapeva fare meglio", ha raccontato nel libro.
Adriane è sposata dal 2010 con l'imprenditore della moda Alexandre Iodice, dal quale ha avuto suo figlio Vittorio. E anche adesso, a distanza di tanti anni, Senna è ancora vivo in lei, quasi parte della sua famiglia: "Parlo molto di lui con mio figlio. E mio marito, come ogni brasiliano, era un suo grande tifoso. Nessuno ha mai voluto cancellare il mio passato, e il mio sentimento di gratitudine è per aver vissuto tutto quello che ho vissuto con un essere umano unico".
Peraltro Adriane era malvista all'epoca dalla famiglia di Ayrton: la giovane brasiliana fu completamente rimossa dalla famiglia del pilota nelle apparizioni pubbliche dopo la morte. Quella presente nelle immagini con la madre di Senna e le altre persone a lui care fu Xuxa, conduttrice televisiva, attrice e cantante e brasiliana di 10 anni più grande della Galisteu, che era stata in precedenza legata ad Ayrton.
Adriane ha raccontato di essere stata l'ultima a parlare con Senna prima che salisse sulla Williams e andasse incontro al suo destino a Imola: "La sua ultima telefonata è stata per me, venti minuti prima di entrare in pista. Era molto nervoso. Nei giorni precedenti Rubinho (Barrichello) aveva subìto un grave incidente e Ratzenberger era morto in pista. Era disperato". Qualche ora dopo, quella disperazione sarebbe stata il medesimo sentimento di milioni di tifosi di Senna sparsi in tutto il mondo.