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Luca Marini a Fanpage.it: “Valentino Rossi e Bagnaia hanno una sola cosa in comune”

Uno dei grandi protagonisti della MotoGP 2022, il pilota italiano Luca Marini, a tutto tondo nell’intervista esclusiva con Fanpage.it: dal bilancio della sua ultima stagione con il Team VR46 alle similitudini tra il fratello Valentino Rossi e il suo compagno di Academy neocampione del mondo Pecco Bagnaia, dalle aspettative per la sua Ducati in ottica 2023 fino alla data del suo matrimonio con la fidanza Marta Vincenzi.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo un inizio non brillante il pilota del team VR46 Luca Marini è stato uno dei grandi protagonisti del Mondiale 2022 della MotoGP che si è appena concluso con il primo titolo iridato conquistato da Pecco Bagnaia, cresciuto come lui nell'Academy di Valentino Rossi a Tavullia. Il 25enne fratello del ‘Dottore' dunque conosce bene entrambi e nell'intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Fanpage ha svelato le cose in comune che il neocampione del mondo della classe regina ha con il plurititolato 43enne ritiratosi lo scorso anno dal Motomondiale per cominciare la nuova carriera da pilota automobilistico nel campionato GT e le differenze che invece ci sono tra i due.

Ma non solo. Nel corso della lunga chiacchierata Luca Marini ha fatto un bilancio di questa sua seconda stagione in MotoGP ricordando le tante cose positive e analizzando cosa è mancato per salire su quel podio sfiorato in diverse occasioni. Il classe '97 inoltre ha parlato poi delle difficoltà nell'avere consigli durante i weekend di gara da parte del capo del suo team nonché fratello Valentino Rossi che, causa diversi impegni sportivi e familiari, ha frequentato poco il paddock nel corso di questa stagione: "Da casa è difficile dire qualcosa perché da casa non si vede quasi niente" ci ha detto infatti a riguardo.

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Nel corso dell'intervista si è parlato anche di ciò che Luca Marini si aspetta per il 2023 nonostante correrà con la stessa moto con cui ha disputato il campionato appena concluso rivelando che, come fatto con Enea Bastianini in questa stagione, "il supporto di Ducati non mancherà nel caso sia in grado di ottenere buoni risultati all'inizio della stagione". E c'è stato tempo anche per una bellissima digressione riguardo la sua vita privata. Il pilota della VR46 ci ha infatti rivelato che la data del suo matrimonio con la storica fidanzata Marta Vincenzi è stata decisa: sarà a luglio 2023 durante la pausa estiva del campionato della MotoGP, esattamente un anno dopo la proposta di matrimonio fattale la scorsa estate a Ibiza.

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Facciamo un bilancio di questa tua stagione in MotoGP…

"Sono tantissimi gli aspetti positivi di questa stagione: sono cresciuto tantissimo. Se mi avessero detto all'inizio dell'anno che avrei ottenuto questi risultati e sarei stato costantemente nelle prime sei posizioni in ogni gara sarei stato molto fiero. Perché la scorsa stagione era stata molto difficile per me e anche l'inizio di questa stagione è stato molto difficile per tutti noi dato che il team era nuovo e la moto era nuova e nelle prime 4-5 gare abbiamo perso molti punti. Poi però mi sono sentito davvero bene e adesso sono contento della mia performance e della mia crescita, ogni weekend di gara mi sento più forte e quindi sono molto soddisfatto di questa mia stagione. Sicuramente è mancato qualcosa, soprattutto in qualifica, per poi poter fare delle gare un po' più semplici e salire sul podio, ma è comunque stata una grande stagione".

Qual è stato il momento più bello di questa stagione? 

"Difficile scegliere un solo momento, ce ne sono stati tanti belli in questa stagione. Forse la qualifica al Mugello: pioveva un po', eravamo con le gomme slick e ho fatto 2°. Mi ricordo che è stato divertente guidare con un po' di pioggerellina sulla visiera in una situazione complicatissima. Sono molto contento di quella prestazione perché sono cresciuto tanto in quelle condizioni così difficili dove però il pilota può fare un sacco la differenza. Quello è stato un bel momento ma poi ce ne sono stati tanti altri, tante gare difficili dove sono riuscito a migliorare me stesso: per esempio ad Aragon, una delle piste peggiori per me in termini di risultati dove non ero mai andato forte, quindi riuscire a fare il record della pista in gara è stato incredibile, una bellissima soddisfazione. Da lì inoltre ho capito che comunque in ogni situazione, in ogni pista, posso dire la mia perché quando mi sento a mio agio con la moto riesco ad esprimere la mia velocità in qualsiasi condizione e questa da pilota è la cosa più bella".

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E il più brutto invece?

"Il più brutto è sicuramente la Malesia perché non sono nemmeno riuscito a partire ed era una gara in cui si poteva ottenere un altro buon risultato. Però alla fine sono cose che possono succedere. Ovviamente spero che non ricapitino più perché è sempre bello poter disputare una gara: quello che accumuli in gara in termini di sensazioni a tratti conta più del risultato, per il pilota conta tanto perché è l'unico momento in cui spingi al 100% per tutto il tempo e durante il resto del weekend non lavori così tanto in quel modo, quindi è davvero brutto non poter fare una gara".

Sei andato diverse volte vicinissimo a salire sul podio, cosa è mancato per farcela? 

"Qualche volta è mancata la qualifica. È capitato troppe volte che partissi molto dietro e poi arrivavo ad essere 6°, 5° o 4° troppo tardi, quando i primi tre erano già lontani e quindi non riuscivo più a recuperare. Per esempio al Sachsenring è successo così e poi anche in altre gare. Altre volte invece è capito che non siamo riusciti a mettere insieme tutto, non ero abbastanza veloce come passo durante il weekend e poi in gara in realtà mi sentivo bene e riuscivo a girare forte ma non abbastanza. Tipo a Misano che ero quarto dopo qualche giro e sono rimasto quarto per tutta la gara ma perché semplicemente non ne avevo per provare a superare Maverick (Vinales, ndr) che in quel momento era terzo ed era più a posto di me ed era più veloce di me. È difficile perché alla fine i posti sul podio sono solo tre e ci sono tanti piloti forti e molte moto sono andate forte quest'anno quindi per farlo devi mettere insieme tutto, però abbiamo visto che lo possiamo fare".

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Ti ha dato fastidio vedere il tuo compagno di squadra riuscire invece a salire sul podio al suo primo anno in MotoGP?

"No! Sono contento per lui perché abbiamo un ottimo rapporto ma come sale lui sul podio salgono tutti gli altri. Se è il tuo compagno di squadra o un pilota di un altro team per me è uguale. Ogni pilota pensa a se stesso e cerca di capire cosa gli è mancato in quella gara per potersi migliorare e fare uno step nelle gare future. Quindi se non ci sei tu sul podio, è indifferente chi siano quelli che ci sono saliti. La cosa che conta è cercare di capire come riuscire a salirci ogni weekend, perché alla fine l'unica cosa che conta in realtà in questo sport è arrivare a giocare per la vittoria in ogni gara. Se lo fai una volta sì e una volta no poi alla fine non riesci ad essere in lotta per il Mondiale e l'obiettivo comune che abbiamo tutti noi piloti all'inizio della stagione è quello di lottare per il campionato e riuscire a vincerlo".

Valentino Rossi è tuo fratello ma anche il capo del tuo team: qual è il consiglio migliore che ti ha dato in questa stagione?

"Molto difficile rispondere a questa domanda, non ce n'è uno in particolare. Quest'anno poi è stato molto più lontano dal paddock e, giustamente, da casa è difficile dire qualcosa perché da casa non si vede quasi niente".

Tu che li conosci benissimo entrambi cosa hanno in comune Valentino e Pecco Bagnaia?

"È difficile rispondere a questa domanda. Come piloti ti direi che si assomigliano perché entrambi staccano molto forte. Pecco è sempre stato uno staccatore e Vale ai tempi d'oro frenava fortissimo: quando vai forte è perché stacchi forte, la differenza si fa sempre in frenata, in ingresso curva. Poi in realtà sono diversi in tante cose ma non saprei dirtene una in particolare".

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L'anno prossimo avrai la stessa moto con cui hai corso in questa stagione: più i vantaggi o gli svantaggi?

"Assolutamente uno svantaggio. Ci sono dei lati positivi e bisogna cercarli di sfruttare perché con i pochi test che ci saranno il prossimo anno sarà difficile essere al 100% già dalle prime gare e quindi avere la possibilità di non dover provare troppi pezzi nuovi o sviluppare troppo la moto può essere un vantaggio perché mi permette di essere in lotta nelle prime 3-4 gare per le posizioni che contano. Poi però nel resto della stagione sarà molto più difficile anche se non credo che il prossimo anno le moto cambieranno di molto perché è difficile fare un grande miglioramento in questo momento con la tecnologia che c'è adesso. Le moto sono già ad un livello elevatissimo, la Ducati in primis in questo momento è fantastica e quindi è difficile migliorare un pacchetto così buono. Sono sicuro che ce la faranno, ma non sarà un grande step, per cui dobbiamo lavorare bene e fare la differenza con quello che abbiamo a disposizione. Poi il supporto di Ducati non mancherà nel caso sia in grado di ottenere buoni risultati. Lo abbiamo visto quest'anno con Bastianini: Ducati gli ha portato sempre tante cose per aiutarlo a sviluppare la sua moto perché se lo è meritato e riusciva ad essere in lotta per la vittoria in diverse gare".

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Qual è il prossimo obiettivo che ti sei prefissato?

"Sono pronto per fare un altro step ed essere costantemente nelle prime posizioni e lottare per il podio ad ogni gara. Ma ancora non ci ho pensato, a gennaio cominceremo a concentrarci sugli obiettivi per il 2023".

Chiudiamo con una domanda extra-motori: hai chiesto a Marta di sposarti e ha detto di sì, quando le nozze?

"Non saranno quest'inverno. Ci sposiamo a luglio 2023, durante la pausa estiva della MotoGP".

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