Luca Boscoscuro: “Moto2 ideale per valorizzare talenti. Nessuno avrebbe scommesso su Bagnaia anni fa”
Nel 2024 il nome Boscoscuro è entrato nella storia della Moto2, segnando un’annata straordinaria con nove vittorie e una competitività senza precedenti. Dietro a questo successo c'è Luca Boscoscuro, ex pilota e oggi leader dell'azienda che porta il suo nome. In questa intervista, Boscoscuro racconta i segreti del successo, le sfide della categoria e il futuro del team.
Quest’anno Boscoscuro ha vissuto una stagione incredibile. Com’è stato dall’interno?
Sì, è stata davvero una stagione straordinaria. Il nostro successo è arrivato anche grazie alla decisione di raddoppiare il numero di piloti: avevamo quattro atleti di altissimo livello. Nonostante la concorrenza fosse agguerrita, con squadre che schieravano molti più piloti, siamo riusciti a vincere nove gare su venti. Questo dimostra quanto siamo stati competitivi.
Qual è stato il fattore chiave che vi ha permesso di fare questo salto di qualità?
Una delle chiavi del nostro successo è stata l’abilità nel comprendere e sfruttare al massimo i nuovi pneumatici Pirelli. Questo ci ha permesso di mantenere un vantaggio tecnico su molte squadre all’inizio della stagione. Siamo stati particolarmente bravi a trovare rapidamente il modo di portare le gomme alla temperatura ideale, un aspetto cruciale per le loro prestazioni.
Parlando di piloti, cosa puoi dirci della stagione di Fermin Aldeguer? Le aspettative su di lui erano molto alte.
Aldeguer è un talento straordinario, ma quest’anno ha avuto alti e bassi. Ci aspettavamo che vincesse almeno 9-10 gare, perché potenzialmente è uno dei migliori. Tuttavia, per vincere servono tante cose: il pilota, la moto, ma anche la giusta condizione mentale. Fermin è giovanissimo, ha appena 19 anni, e ha ancora bisogno di maturare. Ha avuto anche molta sfortuna, come al Mugello, dove un problema fisico gli ha compromesso la gara.
Alcuni ritengono che gli annunci di mercato fatti durante la stagione possano distrarre i piloti. È stato questo il caso?
Non credo. Aldeguer aveva firmato il contratto già a inizio anno. Piuttosto, penso sia una questione di crescita personale. Ogni pilota matura con i propri tempi, ma il talento è indiscutibile.
Le spese per affrontare il mondiale sono tante, qualcuno ha proposto di ridurre le tappe a calendario per le cilindrate minori. Sei d'accordo?
Nel 2025 ce ne saranno 22, poi magari qualcuna salta come accaduto in questi anni, ma io sono contro la riduzione. Anche perché la MotoGP non è uno spettacolo da due ore come la Formula 1. Le gara la domenica durano una quarantina di minuti, come fai a creare spettacolo, engagement e attrarre più pubblico e più sponsor. Sei pur sempre in un campionato del mondo, è vero che ci sono tanti costi, ma è compito dei team trovare il modo di sostenerli. Anzi, io proporrei le sprint, che sono uno spettacolo vero, anche per Moto2 e Moto3. Più spettacolo, più gare, più visibilità per tutti.
Hai lavorato con tanti piloti di talento. C’è qualcuno che ti ha colpito più di tutti?
Ogni pilota ha una storia unica. Ad esempio, Marco Simoncelli ha avuto un inizio non facile, ma poi è esploso, vincendo il Mondiale nel 2008. Anche Quartararo è un esempio di talento che ha avuto bisogno di tempo per emergere. Oggi, il pilota più completo è Bagnaia, ma anni fa nessuno avrebbe scommesso su di lui.
Boscoscuro è un trampolino di lancio per tanti piloti. Hai mai pensato di creare un team in MotoGP?
Mi piacerebbe, ma solo se ci fossero le condizioni per essere competitivi. Per ora, sono molto soddisfatto di ciò che facciamo in Moto2, che è una categoria fantastica per scoprire e valorizzare il talento.
Cosa rende speciale la vostra azienda?
La passione è sicuramente alla base di tutto, ma anche la determinazione. Io credo fermamente nei progetti che intraprendo e lavoro per portarli a termine. Non molliamo mai, nemmeno nei momenti difficili.
Obiettivi per il 2025?
Lavoreremo con otto piloti distribuiti in quattro team, un bel passo avanti rispetto a quest’anno. Puntiamo a essere ancora più competitivi e a mettere i nostri piloti nella migliore condizione per vincere.