Lotta per il titolo tra Red Bull e Mercedes falsata nel DTM: “È stata una vergogna”
Mercedes e Red Bull si giocheranno i titoli iridati di Formula 1 nelle ultime sei gare stagionali ma la lotta tra i due team si è ormai estesa anche ad altre serie automobilistiche dove si è andati addirittura oltre la guerra psicologica e il duro ma leale duello in pista a cui stiamo assistendo nella classe regina. Quanto avvenuto domenica scorsa al Norisring nell'ultima tappa del DTM (il Campionato Tedesco Turismo) infatti va ben oltre la rivalità, tanto che il boss della categoria, l'ex pilota Ferrari e McLaren in F1 Gerhard Berger, senza giri di parole lo ha definito "una vergogna che non si può tollerare".
Arrivati a Gara-2 con ancora tre piloti in lizza per il titolo sul circuito cittadino di Norimberga è andata in scena una sagra delle scorrettezze che ha indignato spettatori e addetti ai lavori. Al via il pilota Red Bull Liam Lawson su Ferrari, leader del campionato, prende il comando della gara ma uno dei suoi due rivali, il sudafricano Kevin Van Der Linde dell'Audi Sport Team ABT Sportsline, con una ruotata apparsa volontaria (come ha confermato lo stesso pilota nel post pubblicato per chiedere scusa al rookie del ‘Torello'), lo ha di fatto messo KO facendolo finire in fondo al gruppo senza possibilità di rimonta a causa dei danni evidenti alla sua vettura. Per la Direzione di Gara però il contatto non è stato volontario tanto che Van Der Linde ha potuto proseguire la sua gara vedendosi comminare solo una penalità di cinque secondi per "essere rientrato in pista in maniera non sicura".
A questo punto il pupillo di casa Red Bull Liam Lawson ha visto precipitare le sue chance di vincere il titolo con il sudafricano dell'Audi che vede avvicinarsi sempre più la vittoria fino a quando una foratura non lo manda in testacoda. A quel punto Lawson potrebbe ancora portare a casa il successo nel campionato, ma nel finale di gara alla "sagra delle scorrettezze" si unisce anche la Mercedes con una mossa che ha suscitato ancora più rabbia e indignazione.
Numeri alla mano Maximilian Gotz, il terzo incomodo nella lotta per l'iride, potrebbe ancora conquistare il successo ma per farlo avrebbe dovuto vincere Gara-2, eventualità improbabile in quel momento dato che davanti a lui c'era Lucas Auer del Team Winward che aveva un considerevole vantaggio. Nel penultimo giro però il "colpo basso" della Mercedes al pilota Red Bull: la casa di Stoccarda impartisce l'ordine di scuderia ad Auer di rallentare e far passare Gotz che così si aggiudica vittoria e titolo. Un gesto che ha fatto indignare tutti dato che l'ordine non è stato da dato per favorire un compagno di team, ma un pilota dello stesso costruttore, in questo caso Mercedes. Paragonandolo alla Formula 1 è come se Norris o Ricciardo della McLaren rinunciassero ad una vittoria scontata per farsi sorpassare da Hamilton o Bottas solo perché montano entrambe un motore Mercedes.
Una scorrettezza quella perpetrata da Mercedes che ha mandato su tutte le furie il Presidente del DTM Gerhard Berger: "Sono stato pilota automobilistico per 40 anni, ed il mio cuore sportivo non può sopportare questi sorpassi artificiali – ha infatti detto alla Bild l'austriaco ex Ferrari in Formula 1 –. Se un pilota prende una spontanea iniziativa per il bene della squadra è un discorso, ma questo deve anche essere il limite. Non si può accettare il fatto che altri team comunichino ai proprio piloti di rinunciare alla propria posizione per favorire qualcun altro.
Anche in Formula 1 vi sono esempi inaccettabili da questo punto di vista, sia per i tifosi che per le altre squadre – ha poi proseguito il boss del campionato turismo tedesco –. Ricordo, ad esempio, l’ondata d’indignazione che ricevette la Ferrari quando impose a Barrichello di lasciare la vittoria a Michael Schumacher. Nel nostro caso, invece, parliamo di un accordo tra le squadre, che è completamente diverso da quanto ho appena citato. Non lo posso tollerare – ha infine concluso Berger adirato per quanto avvenuto nell'ultima tappa del DTM 2021 – né a livello sportivo né dal punto di vista personale, specialmente nel nostro campionato: lavorerò per far sì che si trovi una soluzione. Per il DTM è stata una vergogna".