L’ossessione di Russell durante la gara di Imola, la strana richiesta in radio: “Aggiornamenti?”
Nonostante un Mercedes non esaltante e le difficoltà dettate dagli evidenti problemi di porpoising nel GP di Imola George Russell si è confermato un ottimo pilota battendo, questa volta nettamente, il plurititolato compagno di squadra Lewis Hamilton (che ha vissuto uno dei suoi peggiori weekend da quando corre in Formula 1) chiudendo con un ottimo quarto posto che gli ha permesso di diventare l'unico pilota a terminare nella top-5 tutte e quattro le gare disputate fin qui in questo Mondiale di F1 2022.
Il giovane pilota britannico dopo una qualifica complicata e culminata con l'eliminazione nel Q2 e una prestazione opaca nella Sprint Race del sabato, nella gara del GP dell'Emilia Romagna vinta da Verstappen è stato autore di una grande rimonta che, grazie anche al contatto iniziale tra Ricciardo e Sainz e l'errore nel finale di Leclerc, gli ha permesso di guadagnare ben sette posizioni in 62 giri, passando quindi dall'11° posto della griglia di partenza alla quarta piazza nel momento in cui ha tagliato il traguardo e ottenendo un risultato che ha sorpreso anche il suo stesso team.
Considerando anche l‘imbarazzante prestazione fornita dal più illustre compagno di squadra, quella di George Russell può tranquillamente considerarsi come una mezza impresa. Una mezza impresa frutto dell'entusiasmo per il primo vero podio della carriera centrato nella precedente tappa australiana (statisticamente è il secondo perché il primo è quello conquistato nel GP del Belgio dello scorso anno che però si è concluso dopo due giri del circuito di Spa-Francorchamps fatti dietro la Safety Car). Entusiasmo che il 24enne ha anche lasciato trasparire dalle continue comunicazioni radio con il proprio ingegnere di pista, l'italiano Riccardo Musconi. Anche in questo caso in perfetta antitesi con Hamilton e il suo lungo silenzio radio.
Un dialogo continuo che ha riguardato diversi aspetti dalle informazioni sulla ripartizione della frenata alla segnalazione della presenza di sottosterzo, fino alla richiesta di chiarimenti sul ritmo da tenere rispetto a coloro che lo precedevano o lo inseguivano e alla gestione di pneumatici e carburante. Tra tutte queste conversazioni ve ne sono però alcune che fanno emergere una strana ossessione da parte del giovane George Russell: in più circostanze infatti l'inglese ha chiesto aggiornamenti sulle condizioni del vento in pista.
Se è vero che, sulle monoposto a effetto suolo introdotte quest'anno, il vento su alcuni circuiti influisce sulle prestazioni della vettura (per esempio in Bahrain), è difficile che su un tracciato come quello di Imola, anche nelle condizioni atmosferiche in cui si è svolta la gara, possa diventare un fattore. Eppure Russell nel corso di tutta la gara è apparso molto preoccupato da ciò tanto che nel momento clou della corsa ha chiesto più volte al suo ingegnere di pista di tenerlo informato a riguardo nonostante la velocità del vento fosse intorno ai 5 km/h. Segno evidente che non vuole tralasciare nemmeno il minimo particolare.