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L’omaggio Ducati a Portimao per l’addio di Andrea Dovizioso nel giorno del Mondiale costruttori

Andrea Dovizioso e la Ducati si dicono addio al termine del GP del Portogallo di Portimao. Il forlivese lascia la squadra di Borgo Panigale dopo 8 anni e il prossimo anno non sarà al via della MotoGP. Nel paddock del circuito dell’Algarve il tributo dell’intero box Ducati al pilota 34enne dopo la conquista del titolo Mondiale Costruttori.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP del Portogallo di Portimao è stato l'ultimo ballo di Andrea Dovizioso con la Ducati e, forse, in MotoGP. Il pilota forlivese ha chiuso la sua avventura con la rossa di Borgo Panigale dopo 8 anni con un sesto posto finale e, nonostante, un titolo costruttori che ha aiutato a conquistare. Nonostante le frizioni con la squadra italiana che hanno portato alla separazione al termine di questa stagione l'addio di Andrea Dovizioso è stato celebrato nel box Ducati con una grande festa con tutti i membri della compagine, dai capi ai meccanici, ad accoglierlo con applausi, cori e un inequivocabile messaggio scritto sulla sua lavagna ("Grazie Dovi"). Ai saluti anche il compagno di squadra Danilo Petrucci che dopo gli anni in Pramac e quelli nel team ufficiale lascia la casa di Borgo Panigale, ma rimarrà comunque in MotoGP passando al team Tech3 di KTM.

Oggi infatti si chiude uno dei capitoli che maggiormente hanno segnato la storia della MotoGP nell'ultimo decennio con il tre volte vice-campione del mondo Andrea Dovizioso che ha ricevuto il giusto tributo da quella squadra che soprattutto grazie a lui ha tenuto alto il nome della Ducati in giro per il mondo in questi otto anni passati a combattere insieme. Nessun rimpianto però per Andrea Dovizioso che anche dopo tutte le emozioni provate quest'oggi si è detto convinto della sua scelta e non preoccupato dal fatto che il prossimo anno, almeno per il momento, non sarà al via della MotoGP.

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"Il mio obiettivo – ha detto infatti Andrea Dovizioso ai microfoni di Sky Sport al termine del GP del Portogallo – è quello di tornare a correre ma solo se verrà fuori una situazione interessante. Mi sento competitivo e pronto per potermela giocare e questo lo dimostra il fatto che sono arrivato 4° nel Mondiale nonostante non abbia fatto una grande stagione. I cambiamenti saranno grossi – ha proseguito il forlivese -, ma quello che andrò a fare il prossimo anno mi piace parecchio. Non è che starò a casa sul divano io da martedì già inizierò ad allenarmi per il motocross. Andar via da questa situazione ha sicuramente aspetti negativi: otto anni sono tantissimi, ho creato tantissimi legami speciali qui dentro, ma non mi piacevano determinate cose – ha concluso – e quindi è giusto andar via".

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