L’odissea di Mazepin continua: testacoda e muro nelle prove libere del GP di Imola
Ancora una delusione per Nikita Mazepin. Nel primo giro di prove libera in vista del GP di Imola, caratterizzate dal dominio delle Mercedes, il ventiduenne pilota russo della Haas è finito in testacoda e poi a muro nel finale della sessione, rendendo necessario l'intervento prima della bandiera gialla e poi di quella rossa. In classifica si è piazzato terzultimo, peggio di lui hanno fatto solo il compagno di scuderia Mick Schumacher e Yuki Tsunoda su Alpha Tauri. Testacoda e impatto lieve sul muro per il russo, che è già stato soprannominato Mazespin (spin significa proprio testacoda in inglese).
Fuori dopo tre curve all'esordio in Bahrain
Il weekend di Imola, dunque, non parte per niente bene per il pilota della Haas, che sperava nella pista italiana per rifarsi dopo la pessima performance all'esordio in Bahrein. I fatti, però, non hanno confermato le sue parole:
Ho sfruttato queste due settimane per riflettere su quanto accaduto in Bahrain e per analizzare cosa devo migliorare. Ho corso a Imola in Formula 3 nel 2016. Rispetto all'ultima volta sarà diverso, ma non vedo l’ora di salire in monoposto e di fare il massimo.
Il primo GP della sua vita in Formula 1, infatti, non è andato come sognava. Dopo una vigilia difficile, caratterizzata da un doppio testacoda durante le Q1, che lo avrebbe costretto a partire ultimo se non fosse stato per la penalizzazione di Vettel, la sua gara in Bahrein è durata appena tre curve. È anche stato necessario l'ingresso della safety car per far in modo che la sua vettura liberasse la pista dopo il testacoda. Mazepin ha riconosciuto l'errore e si è scusato con il team, che non ripone, però, molta fiducia in lui. Secondo alcune ricostruzioni, infatti, già lo scorso dicembre la Haas avrebbe valutato il suo licenziamento, che fu evitato solo perché avrebbe annullato le sponsorizzazioni provenienti dalla Russia, parte rilevante del budget della scuderia.
Com'è Nikita Mazepin fuori dalla pista
Nikita Mazepin, infatti, aveva già iniziato a far parlare di sé prima di debuttare in Formula 1. Figlio di un miliardario di origini bielorusse, il ventiduenne è stato spesso appoggiato durante la sua carriera dalle aziende del padre. Non è inusuale, infatti, che le piccole scuderie si affidino a un pilota che possa portare una grande sponsorizzazione, come è accaduto alla Haas con il marchio UralKali, azienda in cui Mazepin ha interessi. Il russo, prima del debutto, non godeva di grandi aspettative, non avendo brillato nella sua carriera giovanile e guidando in maniera estremamente aggressiva, senza farsi mancare scorrettezze e duelli con altri piloti. Anche fuori dal circuito, Nikita si è già fatto conoscere. Tra video postati sui social in cui vengono ritratte sue apparenti molestie a una ragazza, foto intime chieste in cambio di pass per entrare in pista e commenti offensivi, Mazepin non ha una bella nomea. Nemmeno i risultati sportivi, per ora, lo stanno aiutando a dare una ripulita alla sua immagine.